Cassazione: Facebook vietato a chi è agli arresti domiciliari


Facebook vietato a chi è agli arresti domiciliari, il divieto di comunicare con persone diverse dai familiari conviventi si estende anche alla comunicazione tramite internet, e l'uso del popolare social network è dunque precluso a chi è detenuto nella propria abitazione. E' quanto ha sancito la Suprema Corte nella sentenza 37151 di oggi, accogliendo il ricorso della procura di Caltagirone contro l'atto con cui il Gip respingeva la richiesta del pm di sostituire gli arresti domiciliari con il carcere per due indagati. Secondo la pubblica accusa, i due avevano violato l'obbligo di comunicare solo con i familiari, in quanto avevano comunicato via internet con altre persone sul sito "Facebook". I giudici della seconda sezione penale hanno condiviso la tesi del pm, confermando che "la generica prescrizione di "non comunicare con persone diverse dai familiari conviventi" prevista dall'articolo 276, comma uno, del codice di procedura penale, va intesa nella accezione di divieto non solo di parlare con persone non della famiglia e non conviventi, ma anche di entrare in contatto con altri soggetti, dovendosi ritenere estesa, pur in assenza di prescrizioni dettagliate e specifiche, anche alle comunicazioni, sia vocali che scritte attraverso Internet.".

Fonte: http://notizie.virgilio.it/

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