Interferenze illecite nella vita privata. E' quanto ipotizza la Procura di Roma che ha aperto un fascicolo processuale in relazione a Google Street View, il sistema che permette di visionare dal proprio pc le strade di ogni localita' del mondo. Le Google car, i veicoli che attraversano le città digitalizzando le strade, avrebbero captato dati sensibili presenti nelle reti wifi di ignari cittadini. Google si è scusata e ha parlato di «raccolta accidentale di dati», mettendosi a completa disposizione dei magistrati.
L'inchiesta nasce da una segnalazione del Garante della privacy, Francesco Pizzetti, che nei giorni scorsi aveva inviato un'istruttoria a piazzale Clodio sul servizio offerto dal motore di ricerca. Nelle prossime settimane dovrebbero arrivare negli uffici della procura i dati, richiesti dagli inquirenti a Mountain View, utili a dimostrare che gli elementi captati dalle reti wireless non sono completi.
«Il problema - ha spiegato Pizzetti - non riguarda tanto le immagini prese dalla macchine, quanto il fatto che Google ha anche catturato segnali trasmessi da reti wireless». In Italia per legge non è possibile usare apparecchiature che captino trasmissione di dati senza autorizzazione. «Se avviene può costituire illecito penale», conferma Pizzetti. Google, da parte sua, è pronta a risolvere la questione alla luce del fatto che i dati raccolti dalle proprie apparecchiature non sarebbero mai stati utilizzati o comunicati a terzi.
Sarebbe stata, inoltre, la stessa azienda di Mountain View a notificare alle autorità competenti che nel corso della sua attività di «Street View» ha captato dati sensibili degli utenti di internet. Proprio sull'attività delle Google car nei giorni scorsi il Garante della privacy aveva notificato un provvedimento per rendere riconoscibili le auto di Big G, con la possibilità di fornire ai cittadini notizie dettagliate sul loro passaggio.
Via: Televideo Rai
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