Cresce continuamente la richiesta di registrazione di siti web italiani. Dagli ultimi dati resi noti dal Cnr raddoppiano in cinque anni gli indirizzi che finiscono col ".it". Nella classifica generale l'Italia figura con 2 milioni di siti registrati al nono posto nel mondo e al quinto in Europa. L'indirizzo web numero 2.000.000 è stato attivato come di consueto da Registro.it - la struttura gestita dall’Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Iit-Cnr) e incaricata di assegnare i domini .it. Fino al 28 settembre 2009 la registrazione era manuale, inviando un fax al centro del Cnr di Pisa dove un operatore immetteva i dati in rete concedendo il via libera non appena un internet provider dava il suo assenso tecnico.
Ma questo richiedeva diverse ore o giorni a seconda dei periodi dell'anno e a seconda del numero delle richieste che arrivavano. “Dal 2009 è stato introdotto anche il sistema sincrono, cioè automatico - spiega Anna Vaccarelli ricercatrice del Cnr - e questo ha sveltito enormemente le procedure.”. La media mensile delle registrazioni è salita a 32mila domini. Per registrare un dominio il Cnr riceve 4,5 euro, ma per l'utente il costo sale e dipende dai pacchetti e dalle offerte degli internet provider.
"A breve - annunciano dal Cnr - saranno introdotte altre novità tecnologiche importanti tra le quali l'Idn (Internationalized domain name), che permetterà di registrare i propri domini mantenendo il nome esattamente uguale alla reale denominazione di persona, società o marchio". Nella classifica dei domini dei paesi europei in testa c'è la Germania (.de), seguita da Inghilterra (.uk), Olanda (.nl); Unione europea (.eu). Nel mondo il '.it' è al nono posto, preceduto - oltre che dai domini europei appena citati - dal .cn cinese, secondo in classifica, dal .ru russo, dal .ar argentino e dal .br brasiliano, rispettivamente sesto e settimo.
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