Google attiva Person Finder e Crisis Response per aiutare il Giappone


Almeno mille morti e 10 mila dispersi. E' questo l'attuale bilancio del tragico terremoto di 9 gradi della scala Richter che tre giorni fa ha colpito il Giappone nord-orientale e dello tsunami di dieci metri che si è abbattuto sul Sendai e le altre coste sul Pacifico. Google ha immediatamente attivato un servizio a favore del Giappone, di ricerca in lingua inglese e giapponese per la ricerca di informazioni sui superstiti. Google Person Finder è  lo strumento che Google aveva messo al servizio dei famigliari dei dispersi dopo il terremoto di Christchurch in Nuova Zelanda e adesso attivo anche per il Giappone.

Google Person Finder è una sorta di bacheca che aiuta a cercare persone che risultano disperse, o fornire informazioni su persone di cui si ha notizia. È anche possibile fornire informazioni su se stessi, per assicurare amici e familiari in un momento. Una volta collegati al sito basta inserire il nome della persona che si sta cercando e comparirà un elenco di messaggi attraverso i quali sarà possibile approfondire la ricerca o fornire informazioni ulteriori. Google da la possibilità di inserire il form di ricerca nella propria pagina web o nel proprio blog, semplicemente copiando ed incollando il codice persente in questa pagina.


Contemporaneamente alla messa online del Finder per il Giappone, Google ha attivato un "centro di crisi" online, molto più dettagliato rispetto al disastro in Nuova Zelanda. Il sito Google Crisis Response rappresenta davvero una risorsa fondamentale per avere informazioni sullo stato in cui si trovano le zone colpite. Di particolare importanza la sezione dei bollettini ufficiali, lo stato dei treni e quello sul funzionamento delle centrali energetiche. La stessa Google ricorda che, dati i tempi molto ristetti, non verificherà l'esattezza dei dati inseriti, si appella quindi alla coscienza e allo spirito di collaborazione di chi può davvero aiutare i migliaia di disperati.

Ma è tutto il mondo della tecnologia a mobilitarsi per il Giappone ferito. Nelle ultime ore, le più importanti società di games e social network si sono mobilitati per dare un sostegno economico alla popolazione giapponese. Su Youtube, poi, si possono trovare molti video amatoriali e chiunque abbia bisogno di aiuto può postare un video per indicare dove si trova facilitando i soccorsi. Molto frenetica l'attività di Twitter, dove nelle ultime ore sono arrivati più di 1200 messaggi provenienti da Tokyo e dai territori circostanti.

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