A meno di un mese dal primo anniversario della pubblicazione del cable-gate, l'archivio della diplomazia Usa, l'organizzazione fondata e guidata da Julian Assange ha finito i soldi. Se non trova il modo di mettere fine all'embargo finanziario decretato nel dicembre scorso dalla 'triade' Visa-Mastercard-PayPal, WikiLeaks sarà costretta a ''chiudere i battenti''.
Nel frattempo, il sito anti-segreti ha decretato la ''sospensione di ogni nuova pubblicazione''. ''Senza risorse - ha detto Julian Assange durante la conferenza stampa tenuta al Frontline Club di Londra - nemmeno noi, per quanto efficienti, possiamo continuare''.
L'ex hacker australiano ha quindi puntato il dito contro quelle "corrotte istituzioni finanziarie" che hanno "unilateralmente" deciso di strozzare economicamente WikiLeaks. Misura definita come "senza precedenti", "illegale", "antidemocratica" e un "attacco alla sovranità nazionale europea" visto che le tre istituzioni controllano "quasi il 100% dei passaggi di denaro di piccola entità" fra i cittadini del Vecchio Mondo.
Per il numero due di WikiLeaks, Kristinn Hrafnsson, l'organizzazione ha perso ''40-50 milioni di euro". Ora, per sopravvivere, ha bisogno di racimolare 3,5 milioni di dollari per poter poter continuare ad operare agli stessi livelli degli scorsi 12 mesi. In caso contrario, sarà la fine.
Ecco perché, ha rivelato Assange, WikiLeaks sarà costretta a bussare alla porta di una "costellazione di individui abbienti". Opzione che potrebbe potenzialmente "limitarne l'indipendenza e autonomia". WikiLeaks ha presentato un esposto all'antitrust della Commissione Europea. Ma non è tutto.
Assange presenterà un "nuovo sistema di consegna elettronica" del materiale sensibile il prossimo 28 novembre per marcare l'anniversario del Cable-gate. Il sistema sarà "totalmente indipendente" e slegato dal codice "https" oggi in uso per trattare le transazioni sensibili. "Le agenzie di certificazione sono state infiltrate dai vari servizi segreti", ha detto Assange, "e non ci si può più fidare di loro".
Via: Grr Rai
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