File tranquille e niente ressa: così, questa mattina, è partita in Italia la vendita dell’iPhone 4S, scongiurata l'offensiva legale Samsung e dopo il lancio negli Stati Uniti e altri sei paesi. Il “day-one” in Italia del nuovo smartphone targato Apple è stato però contrassegnato da un protesta di alcuni dipendenti dell’Apple Store di Roma Est che chiedono all’azienda miglioramenti delle condizioni lavorative.
“Noi della Mela siamo alla frutta” e “Strike different”, contraltare del famoso “Think Different”: è contraddistinta da questi slogan la protesta di una parte dei dipendenti dell’Apple Store di Roma Est che stamattina, in coincidenza con il lancio dell’iPhone 4S in Italia, hanno scioperato.
"All’azienda chiediamo - sottolinea Giancarlo Desiderati, segretario provinciale del sindacato Flaica - una maggiore consultazione su scelte, passaggi di qualifica, mansioni e aumenti di livello. La nostra non è solo una rivendicazione economica, ma la richiesta di maggiore consultazione dei dipendenti in un’azienda che ha per filosofia quello di voler condividere tutto".
La protesta è partita dallo store di Roma perché "è il primo aperto in Italia - aggiunge Desiderati - ci hanno contatto i lavoratori degli altri store Apple, nei prossimi giorni la protesta/proposta d’incontro sarà estesa anche ad altri negozi". Il nuovo smartphone Apple ha venduto 4 milioni di esemplari in un solo weekend, quello del 14 ottobre, quando è stato messo in commercio in Usa, Germania, Gran Bretagna, Francia e Spagna. iPhone 4S e' uno smartphone tutto nuovo, dal software all'hardware, ma con lo stesso chassis della versione precedente.
I miglioramenti sono molti (come il nuovo processore, lo stesso dell'iPad, che raddoppia la potenza e la velocità dell'iPhone, o come la fotocamera, che arriva a 8 megapixel e ha un sistema di lenti totalmente rinnovato, l'integrazione con iCloud) o la doppia antenna per migliorare la ricezione. Il nuovo modello dell'iPhone, nelle due versioni nera e bianca, con le classiche configurazioni da 16, 32 e 64 gigabyte, è distribuito da Vodafone, Tim e 3, con prezzi leggermente più alti che nel resto d'europa, ma molte offerte contrattuali diverse.
Fonte: Il Secolo XIX
Via: La Repubblica
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