Google, utile e fatturato oltre le attese grazie alla pubblicità online


Il titolo Google quotato a Francoforte sale di oltre il 7% dopo i risultati sopra le attese del III trimestre annunciati Giovedì dopo la chiusura di Wall Street. Il leader mondiale dei motori di ricerca su Internet ha beneficiato di una forte raccolta pubblicitaria e di un buon controllo dei costi che hanno portato un aumento dell'utile del 26% e dei ricavi del 37%. 

La società ha annunciato inoltre di aver superato quota 40 milioni di utenti di Google+. L'azienda di Mountain View ha riportato un giro d'affari nel trimestre di 7,51 miliardi di dollari, contro 7,23 attesi dagli analisti sentiti da Bloomberg. L'utile netto GAAP della società è cresciuto a 2,73 miliardi di dollari a fronte dei 2,17 miliardi di dollari del terzo trimestre del 2010. 

L'eps GAAP nel periodo si è attestato a 8,33 dollari a fronte di un utile per azione di 6,72 dollari registrato nello stesso periodo dello scorso anno. Escluse le voci straordinarie, l'utile di 9,72 dollari per azione è superiore alle attese degli analisti di 8,76 dollari per azione. Nel terzo trimestre Google ha avuto l'82 per cento della spesa in America per pubblicità associata alla ricerca online rispetto all'81 per cento nei due trimestri precedenti. 

Microsoft, che fornisce pubblicità anche a Yahoo, ha avuto il restante 18 per cento secondo dati della società di ricerca Efficient Frontier. Anche nel mercato della ricerca Google ha guadagnato quote con il 65,3 per cento in settembre rispetto al 64,8 in agosto secondo dati di ComScore. Yahoo! è rimasta al secondo posto, con il 15,5 per cento in calo dal 16,3, e Microsoft è rimasta terza con il 14,7. 

Larry Page, co-fondatore del motore di ricerca, snocciolando le voci di un bilancio trainato dalle entrate pubblicitarie: "Abbiamo avuto un buon trimestre. I ricavi sono saliti del 33% a quasi 10 miliardi di dollari. Google+ è ora aperto a tutti e abbiamo superato la soglia dei 40 milioni di utenti iscritti", ha detto l'amministratore delegato, Larry Page.

Via: Reuters

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