Luna: bandiere missioni Apollo ancora in su, stop a teoria complotto


I sostenitori della cosiddetta "teoria del complotto lunare", secondo cui le missioni del programma Apollo non avrebbero realmente trasportato gli astronauti sulla Luna, e le prove degli allunaggi sarebbero state falsificate dalla NASA, sarebbero smentiti ufficialmente, qualora ce ne fosse ancora bisogno: le bandiere lasciate dagli astronauti nelle varie missioni Apollo sulla Luna sarebbero ancora al loro posto. La conferma arriva dalla foto scattate dalla sonda Lunar Reconnaissance Orbiter (LROC) della NASA. Queste immagini rientrano nel programma della missione LRO, progettata per elaborare la mappa più completa del suolo lunare mai prodotta.

Nel 2011 la NASA ha abbassato di proposito l'orbita di LRO dai consueti 50 chilometri di altezza a soli 21 per permettere di scattare immagini ravvicinate del suolo della Luna. Nelle foto sono ancora riconoscibili le bandiere piantate sul suolo lunare dagli astronauti, ad eccezione della più celebre, quella della missione Apollo 11, caduta al momento del decollo del Modulo Lunare. "Dalle immagini Lro è ormai certo che le bandiere americane stanno ancora in piedi, ad eccezione di quella dell'Apollo 11", ha scritto Mark Robinson, il responsabile di Lroc in un post sul blog. "L'astronauta Buzz Aldrin riferì che la bandiera fu abbattuta dal gas di scarico del motore durante il decollo dell'Apollo 11, e sembra sia corretto!". 

"Personalmente - ha aggiunto - sono rimasto sorpreso nel vedere che le bandiere sono sopravvissute all'aggressività della luce ultravioletta e alle temperature della superficie lunare, ma è così. Quale possa essere oggi il loro aspetto e’ un’altra questione". Scattate in momenti diversi, le foto mostrano lo spostamento delle ombre che permette di individuare con esattezza le bandiere. "Intuitivamente, gli esperti pensavano che fosse altamente improbabile che la maggior parte delle bandiere Apollo avrebbero potuto sopportare i 42 anni di esposizione al vuoto dell'ambiente lunare, a circa cinquecento sbalzi di temperatura da 242°F durante il giorno a -280°F durante la notte, micrometeoriti, radiazioni e raggi ultravioletti". 



"Si tratta di una conferma fondamentale", ha scritto nell'Apollo Lunar Surface Journal, lo scienziato James Fincannon, del Nasa Glenn Research Center di Cleveland. Negli ultimi anni, le foto dal Lunar Reconnaissance Orbiter hanno anche mostrato altri dettagli senza precedenti dei siti di atterraggio delle missioni Apollo, come i lander lunare, rovers, strumenti scientifici lasciati sulla superficie, e perfino le impronte degli astronauti. Questi dettagli sono visibili nelle foto scattate dalla sonda a soli 15 miglia (24 chilometri) sopra la superficie della luna. Il Lunar Reconnaissance Orbiter, lanciato nel giugno 2009, è stato il primo a catturare le immagini dei siti di atterraggio delle missioni Apollo nel luglio dello stesso anno.

La "teoria del complotto lunare"  si diffuse nel 1976 con la pubblicazione del libro "We Never Went to the Moon" (non siamo mai andati sulla Luna) dello scrittore statunitense Kill Kaysing. Nel libro, Kaysing afferma che Neil Armstrong e Buzz Aldrin non misero mai piede sul "Mare Tranquilitatus". La NASA avrebbe filmato tutto su un teatro di posa nella segreta "Area 51" in Nevada. Stanley Kubrick avrebbe diretto, rallentando la velocità della pellicola per far sembrare che gli astronauti stessero camminando in bassa gravità. Avrebbe usato le stesse tecniche sviluppatr per il suo film "2001: Odissea nello spazio", che "casualmente" è uscito nel 1968, lo stesso anno in cui la NASA affermò di inviare Apollo 8 intorno alla luna.

Il Presidente John F. Kennedy annunciò l'obiettivo di mandare l'uomo sulla Luna nel 1961 ma, secondo il libro, la tecnologia a disposizione della NASA in quegli anni non sarebbe stata così avanzata da permettere un allunaggio con equipaggio. Le fasce di Van Allen poi avrebbero ucciso chiunque cercasse di raggiungere la luna. I funzionari della NASA sarebbero stati consapevoli fin dalla fase iniziale della missione e si sarebbero resi conto che avrebbero dovuto fingere. Ma la sonda Clementine della NASA, lanciata nel 1994, ha già smontato la teoria del "non-allunaggio", inviando le immagini dei veicoli spaziali abbandonati sul suolo lunare.  Sul sito della Nasa è possibile vedere le nuove immagini.



Via: Huffinghton Post
Foto: LROC

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