Scattano domani alle 7.31 del mattino (ora italiana) i ''sette minuti di terrore'' della comunità spaziale americana. Tanti ce ne vorranno prima di posarsi sulla superficie di Marte dove, lunedì 6 agosto, il più grande rover per l'esplorazione marziana mai costruito, giungerà al suo appuntamento col Pianeta rosso. Delle precedenti 19 missioni americane su Marte, sei sono fallite. Il "terrore" è dato dalla difficoltà della manovra di "ammartaggio" con una gru a razzo.
A una altitudine di 130 chilometri sul pianeta, dopo essere penetrata nell'atmosfera a oltre 20mila km all'ora, la sonda rallenterà aprendo il paracadute e compiendo una serie di operazioni di stabilizzazione fino a quando, a pochi metri dal suolo, dovrà calare il rover, grande come un'automobile, sul terreno. Le comunicazioni con la sonda arrivano a terra con un ritardo di 14 minuti. Quanto la Nasa sarà riceverà notizia del suo ingresso nell'atmosfera marziana, in realtà avrà già toccato terra.
Costruito nell'ambito della missione Mars science laboratory, "Curiosity", pesante una tonnellata ed equipaggiato con 80 chili di strumenti scientifici, per due anni, nei pressi del cratere Gale, esaminerà il terreno del Pianeta alla ricerca di tracce di vita. Una delle novità di questa missione è che, per la prima volta, un veicolo da esplorazione spaziale sarà alimentato a energia nucleare anziché solare: il cuore di Curiosity, infatti, è un generatore termoelettrico a isotopi.
Si tratta di un primo esperimento destinato ad aprire, entro il 2020 - come sottolinea la stessa Nasa - una nuova frontiera nell'esplorazione spaziale, soprattutto in vista dei prossimi viaggi umani verso la Luna e lo stesso Marte. Il rover, inoltre, sarà un vero e proprio laboratorio chimico spaziale, in grado di analizzare sul posto i campioni del suolo marziano inviando i risultati sulla Terra. La sonda è stata lanciata da Cape Canaveral il 26 novembre del 2011 ed è costata 2,5 miliardi di dollari.
E due passeggeri eccezionali saraano a bordo di Curiosity: l'Autoritratto di Leonardo da Vinci, celeberrima immagine dello scienziato, e il Codice sul Volo degli Uccelli, in versione digitale ad alta definizione, si trovano in un chip all'interno del rover. È stata l'Asi a proporre di far volare fino a Marte il più grande genio del Rinascimento, simbolo universale di scienza e cultura. L’idea è nata nel corso di una trasmissione televisiva Rai, il TG scientifico Leonardo (in onda dalla Biblioteca Reale di Torino, dove sono conservate le opere del Maestro), ed è stata poi accolta dalla Nasa.
“Marte è un pianeta complesso che ci sta svelando poco a poco i suoi segreti, è anche un pianeta vivo che sembra possedere le caratteristiche giuste per un’esplorazione umana di lungo periodo e Curiosity sarà anche la dimostrazione di alcune tecnologie che potranno servire nel futuro”, ha dichiarato Enrico Flamini, coordinatore scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana e aggiunge “ Gli scritti di Leonardo ci ricordano che lo sforzo di allargare i nostri orizzonti attraverso la tecnologia e la creatività sono una caratteristica distintiva della storia dell’uomo”.
Via: TM News
Nessun commento:
Posta un commento