Una immensa isola galleggiante di pomice è stata avvistata nell'Oceano Pacifico meridionale da un Royal New Zealand Air Force (RNZAF) Orion, lasciando intendere che sia avvenuta un'eruzione sottomarina nell'area, a metà strada fra le isole Tonga e la Nuova Zelanda. Lo ha reso noto il ministero neozelandese della Difesa. Una missione scientifica è già partita a bordo di una unità della marina per raccogliere alcuni campioni di pomice.
Secondo le prime stime, grazie ai dati raccolti da una ricognizione aerea, l'isola si estende su 7.500 chilometri quadrati. L'isola potrebbe essere frutto dell'eruzione del vulcano sottomarino Monowai, vicino alle isole neozelandesi Kermadec, ad un migliaio di chilometri a nord est di Auckland. Sarebbe la terza eruzione in pochi giorni, dopo che si è risvegliato lunedi notte il monte Tongariro da un sonno di 115 anni, seguito il giorno dopo dal vulcano di White island.
Quest'ultimo è il vulcano più attivo del Paese, con continue emissioni di vapori, ma non eruttava da 12 anni. "E' la cosa più magica che abbia visto in 18 anni sul mare", ha detto il tenente Tim Oscar che ha potuto osservare l'isola di pomice. "E' una specie di zattera di pomice che si alza e si abbassa con le onde - ha riferito - le rocce emergono circa 60 centimetri dal mare e brillano bianche al sole. Sembrano di ghiaccio".
La pomice è una roccia magmatica effusiva, leggerissima a causa dell'elevatissima porosità. Il termine dal punto di vista geologico è generico, e si riferisce alla particolare tessitura porosa della roccia. Essa si forma principalmente da eruzioni di tipo esplosivo, quindi da magmi acidi, silicatici o felsici (ma ne esistono anche a parziale componente mafica), e la porosità è dovuta alla formazione di bolle di gas di struttura simile alla schiuma nella matrice vetrosa della roccia.
Fonte: Adnkronos
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