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Premier: "Meglio appassionato di belle ragazze che gay", rivolta sul Web
Gli esponenti della comunità omosessuale, anche quelli di destra, reagiscono duramente alla frase di Berlusconi. E su internet, i post, gli articoli, le iniziative raccontano di persone indignate e offese. Qualcuno vorrebbe organizzare una grande manifestazione nazionale a Roma, ma anche dei sit-in di protesta di fronte alle Prefetture. Altri si spingono oltre, e suggeriscono addirittura uno "sciopero delle tasse" da parte degli omosessuali italiani. Al premier si rinfacciano anche la vicenda di Ruby, con tutte le sue implicazioni, e i "festini con le minorenni". Le associazioni che si battono per i diritti degli omosessuali pretendono le scuse del premier, mentre anche Alfonso Signorini, direttore di Chi e di Tv Sorrisi e canzoni, prende le distanze dal presidente del consiglio: "Questa volta non sono d'accordo con Silvio Berlusconi. Sui gusti sessuali ognuno deve essere libero di esprimere ciò che sente, senza subire discriminazioni". La rabbia e lo sdegno sul Web si alimentano col passare delle ore.
Il video che documenta l'intervento contro i gay del presidente del Consiglio si diffonde in maniera virale. "Berlusconi vuol rendere capro espiatorio la categoria più debole i gay per distogliere l'opinione pubblica dai suoi casini", osserva un anonimo commentatore. Qualcuno se la prende anche con chi, nel video della dichiarazione omofoba, saluta la frase con gli applausi: "La cosa più disgustosa è che ci ha riso sopra e che c'è chi l'ha applaudito! Ma in che paese viviamo?". E mentre tutte le principali associazioni attaccano il premier, il web raccoglie lo sfogo degli omosessuali che si sono sentiti, ancora una volta, offesi e calpestati dalle parole del premier italiano. E' sulla bacheca Facebook del presidente di Arcigay, Paolo Patanè, che qualcuno lancia l'idea di forme di protesta, anche clamorose. Johnny propone: "Paolo, sarebbe il caso di cominciare a chiedere a tutti i gay italiani, di smettere di pagare le tasse. Perché o si fa la rivoluzione armata, oppure si smette di pagare le tasse.
Fonte: http://www.repubblica.it/politica/
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