Chiudono i Google Labs, addio al centro sviluppo per nuove features

Google ha deciso di chiudere i Google Labs, dove hanno visto la luce tutti i principali servizi in test del motore di ricerca. A spingere tale scelta è la volontà di concentrare gli sforzi sullo sviluppo dei propri prodotti principali, abbandonando quelli che hanno occupato tempo senza fornire un concreto risultato. 

"La settimana scorsa abbiamo spiegato gli sforzi prioritari sui nostri prodotti. Come parte di questo processo, abbiamo deciso di abbandonare Google Labs. Anche se abbiamo imparato molto con il lancio di prototipi nei Labs, crediamo che maggiore attenzione è cruciale se vogliamo sfruttare al meglio le straordinarie opportunità da portare avanti. In molti casi, questo significa terminare gli esperimenti tecnologici dei prodotti nei Labs che faremo incorporare in diverse aree di prodotto". 

"E molti dei prodotti Labs che sono oggi applicazioni Android continueranno a essere disponibili su Android Market. Vi aggiornamento sui nostri progressi tramite il sito web di Google Labs. Continueremo a spingere la velocità e l'innovazione delle forze trainanti di Google Labs, in tutti i nostri prodotti, come la prova sul campo del lancio iniziale di Google+ il mese scorso ha mostrato", annuncia Bill Coughran, Google Senior Vice President for Research and Systems Infrastructure, sul blog di Google. 

In dieci anni di attività, i Google Labs hanno dato luce ai maggiori successi di Google: Maps, Reader, Video, Docs, Trends, e Similar Image search. Allo stesso tempo però, sono rimasti in fase sperimentale altri prodotti: App Inventor, Google Goggles, My Tracks e Google Body. La decisione è conseguenza dell'annuncio fatto la scorsa settimana da Larry Page, CEO della società, che ha espresso la volontà di dare massima priorità ai progetti più importanti. Al momento non è chiaro dove quei prodotti sperimentali e ancora lontani dal diventare prodotti finali, andranno a finire.

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