Google ha annunciato l'acquisizione di un nuovo dominio volto a facilitare l'abbreviazione dei link. Si tratta di g.co e consentirà di accorciare gli url facenti riferimento alle pagine web ospitate sui server del colosso di Mountain View. Nel 2009 Google aveva lanciato il noto servizio goo.gl che permette di effettuare un reindirizzamento automatico verso qualunque tipologia di pagina web.
Adesso BigG fa un ulteriore passo avanti e lancia questo nuovo servizio di url shortening che permetterà, però, di creare link da pagine esclusivamente appartenenti al brand di Google, come ad esempio Docs, Calendar, Reader, e simili. Attraverso questo servizio è possibile accorciare gli url per poterli condividere con maggior semplicità, tenendone traccia anche grazie alle statistiche che lo stesso servizio offre.
Proprio nella definizione di shortener pubblico sta la differenza con g.co. Con il primo servizio, goo.gl è possibile condividere degli url per qualsiasi pagina web. Con il secondo servizio, g.co, Google vuole offrire la certezza all'utente che attraverso quel tipo di url accorciato è possibile accedere a pagine sicure perchè gestite direttamente dalla stessa società.
"Nel 2009 abbiamo contribuito a ridurre il tempo, lanciando il nostro pubblico shortener url, goo.gl . Oggi, stiamo annunciando un nuovo collegamento url che servirà solo ufficiali prodotti e servizi Google: g.co short. L'url, più facile è quello di condividere e ricordare. Il rovescio della medaglia è che spesso non si può dire su quale sito si sta andando ad essere reindirizzati".
"Useremo g.co per inviare solo a pagine web che sono di proprietà di Google, e solo noi possiamo creare collegamenti g.co. Ciò significa che si può visitare un collegamento g.co sicuro che si finisce sempre a una pagina di un prodotto o un servizio di Google. Non c'è bisogno di agitarsi per la sorte dei goo.gl, ci piacce tanto il loro uso, e nulla sta cambiando su questo fronte".
"Continuerà a essere il nostro url shortener pubblico che chiunque può utilizzare per accorciare gli url attraverso il web", scrive in post Gary Briggs, VP Consumer Marketing di Google. Pur non essendo trapelate informazioni in merito alla cifra elargita, secondo alcune stime, la registrazione di un top level domain .co con una sola lettera nel nome del dominio potrebbe costare fino a 1,5 milioni di dollari.
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