Tlc: Agcom, al via nuove regole per lo sviluppo di reti a banda larga


Il Consiglio dell'Autorità' per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Corrado Calabrò, ha approvato il "Regolamento in materia di diritti di installazione di reti di comunicazione elettronica per collegamenti dorsali e coubicazione e condivisione di infrastrutture". Il provvedimento, adottato al termine di un'ampia consultazione pubblica tra tutti i principali operatori di comunicazione elettronica, tra i proprietari di infrastrutture e gli Enti locali, fornisce appunto una serie di regole finalizzate all'incentivazione dello sviluppo di reti a banda larga.

Le previsioni del Regolamento, si legge in una nota dell'Agcom riguardano: la definizione di linee di indirizzo per l'accesso, da parte degli operatori, alle infrastrutture pubbliche utili alla realizzazione di reti di comunicazione elettronica sia per le reti dorsali dei collegamenti a lunga distanza, sia per le reti d'accesso in ambito cittadino; la definizione di obblighi di condivisione, tra operatori, delle loro infrastrutture per la realizzazione di reti di nuova generazione; l'istituzione di un relativo catasto delle infrastrutture.

E, ancora, le nuove regole riguardano la semplificazione e l'armonizzazione delle procedure adottate dagli enti locali per consentire agli operatori la realizzazione sul territorio di reti a larga banda, attraverso apposite linee guida. Il provvedimento dà attuazione ad alcune importanti disposizioni della nuova Direttiva quadro sulle comunicazioni elettroniche, regolamentando i diritti di passaggio ed accesso alle infrastrutture esistenti e ponendo obblighi di trasparenza a soggetti titolari di reti infrastrutturali.

Unitamente alle regole relative all'accesso delle reti di nuova generazione, attualmente all'esame dell'Autorità, il nuovo regolamento costituirà la cornice di riferimento per la realizzazione delle reti in fibra, definendo, in coerenza con le indicazioni comunitarie, un percorso trasparente, orientato all'efficienza e al contenimento dei costi delle opere civili che rappresentano la quota principale delle spese complessive delle nuove infrastrutture.

Fonte: Tgcom Finanza

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