Google Doodle celebra il 60° prima pubblicazione di Stanislaw Lem

Google dedica il Doodle di oggi al 60° anniversario della prima pubblicazione di Stanislaw Lem. Dopo aver cliccato sul Doodle, le immagini animate che compongono il nuovo logotipo sono ispirate, si legge cliccando sul "?" a destra in alto, "alle illustrazioni de La Cyberiade di Daniel Mroz". Stanisław Lem è considerato il più importante autore contemporaneo di fantascienza non angloamericana. Nato in Polonia a Leopoli (oggi in Ucraina) il 12 dicembre 1921 in una famiglia ebraica, inizialmente si dedicò agli studi di filosofia ma successivamente intraprese medicina alla università di Lwów, seguendo le orme del padre; costretto ad interrompere gli studi a causa dell’occupazione nazista, durante la seconda guerra mondiale lavorò come meccanico. Al termine della guerra si trasferì a Cracovia dove riprese gli studi medici e si laureò nel 1946 all’Università Jagellonica. Nel 1950 abbandonò la medicina e si dedicò alle scienze biologiche e cibernetiche, attività che l'avrebbe portato ad essere uno dei fondatori dell’Accademia di cibernetica ed astronautica. Fra i suoi più celebri romanzi vi è Solaris. Cyberiade è una raccolta di racconti fantascientifici di Stanisław Lem, riguardanti soprattutto i due costruttori Trurl e Klapaucius, le loro invenzioni e le loro avventure nello spazio. Vi sono due grandi cicli di storie - rispettivamente sulle fatiche di Trurl e Klapaucius e sulle tre macchine narratrici di re Genius - più alcuni racconti a sé stanti. Le storie hanno uno stile leggero e giocoso che le rende più simili a fiabe che a racconti di fantascienza, ma contengono idee e riflessioni che spaziano tra filosofia, fisica e matematica. Nel corso della lettura diviene evidente che la maggior parte dei personaggi, compresi Trurl e Klapaucius, sono robot intelligenti, e degli indizi nel testo lasciano intuire che potrebbero discendere da macchine che si sono ribellate ai loro creatori umani, distruggendoli. Stanislaw Lem è deceduto a Cracovia il 27 marzo 2006.

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