Giovani cervelli in fuga, debutta in Usa la rete per restare collegati


Nasce dal bisogno di restare in contatto e aiutarsi, dopo essere approdati negli Usa. E' 'Young - ISSNAF', acronimo di Italian Scientist and Scholars of North American Foundation, la rete per i cervelli italiani sotto ai 40 anni ed emigrati Oltreoceano, che debutta all'Italian Communites Cultural Center di Houston in Texas. E' questa la faccia della nuova diaspora di talenti negli States: sempre più giovani, sempre più motivati a farcela e sempre più intenzionati a portare alto il nome dell'Italia senza precludersi, in futuro, una possibilità di rientro. La dottoressa Chiara Gabbi, reggiana di 34 anni, da cinque ricercatrice nel campo delle malattie metaboliche del fegato, è uno di questi talenti. Nonostante una dura vita di sacrifici, divisa tra il Karolinska Institutet di Stoccolma e il nuovo centro di ricerca che l'ha reclutata in Texas, Gabbi è stata sempre in prima fila per far nascere il network: ''In questi miei cinque anni all'estero - racconta ad Adnkronos - ho incontrato tantissimi giovani italiani di spessore, con grande energia e voglia di fare che, come me, condividono il sogno di far progredire la ricerca e vivono una speranza, benchè lontani dal loro Paese e dagli affetti''. L'idea di una rete 'under 40' è nata quasi per caso, in quegli ambienti accademici di Houston, dove spesso si sente parlare italiano nei corridoi, e si scopre così che dietro a tanti progetti di ricerca - a Houston come a Boston, a San Francisco come a Washington - ci sono le 'teste' degli italiani. E' a Houston che il prossimo 3 dicembre si riunirà la Conferenza dei Ricercatori Italiani nel Mondo, un'iniziativa del Comites (Comitato Italiani all'Estero) con il patrocinio del Consolato italiano di Houston, giunta alla sua sesta edizione.

Nessun commento:

Posta un commento