È boom della spesa per navigare sul Web da cellulare. Gli italiani nel 2011 hanno speso 800 milioni di euro, +52% rispetto all'anno precedente. Il mondo "mobile" continua a fare "vittime", con le applicazioni che hanno raddoppiato il loro valore (75 milioni di euro) e i cellulari "connessi" sempre più diffusi.
Il sorpasso vero e proprio non è ancora avvenuto, ma sui nuovi acquisti invece sì: il 56,1% di nuovi telefonini è Smartphone. Nel febbraio del 2012 sono arrivati a 21,8 milioni gli italiani che possiedono un cellulare di nuova generazione, una quota del 45,4% contro un 54,6% che ancora resta affezionato ai telefonini tradizionali.
Sono questi alcuni dei risultati della ricerca dell'Osservatorio mobile Internet, Content & Apps, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano (MIP) e presentata lunedì al Campus Bovisa del Politecnico. Una ricerca che dice molto delle tendenze in atto in questo momento e che spiega la "Mobile Economy".
Il nuovo Rapporto valuta approfonditamente le dinamiche quantitative del mercato Mobile Internet, Content e Application nelle sue diverse articolazioni; inquadra tali dinamiche nelle evoluzioni strategiche complessive in atto nel settore delle Telecomunicazioni mobili; tratteggia i principali trend in atto e i possibili scenari evolutivi.
Gli Smartphone più diffusi in Italia sono quelli con sistema operativo Symbian che però stanno perdendo terreno a favore dei telefonini Google: oggi sono a 47,1% secondo il Politecnico di Milano. Al secondo posto Android (22,5%) e al terzo posto Apple (dal 12,8% al 16%). Solo dopo Microsoft (al 7,4%) e Blackberry (5,2%).
"Nonostante Android abbia superato Apple nel 2011 a livello di diffusione dei terminali - ha commentato Marta Valsecchi, responsabile della ricerca Mobile Internet, Content and Apps del Politecnico di Milano - si registrano ancora significative differenze sul livello di utilizzo e sulla capacità di monetizzazione da parte degli utenti delle applicazioni presenti sui due marketplace".
I Giochi sono i contenuti più scaricati (+44%) ma è buona anche la performance dei contenuti musicali (+39%) e dei video (+30%). A livello di sistemi di pagamento, domina il credito telefonico: l’85% del mercato rimane nelle mani degli operatori telefonici, che abilitano la vendita di contenuti tramite la scheda sim o l'abbonamento.
Via: Il Corriere della Sera
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