Eseguito all’ISMETT (Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione) di Palermo un intervento chirurgico di resezione e prelievo del lobo epatico di destra con tecnica robotica mini-invasiva a scopo di donazione per trapianto d’organo. Il sistema robotico utilizzato per l’intervento è il Da Vinci, l’unico per ora disponibile sul mercato. È il primo caso al mondo condotto interamente ed esclusivamente con tecnica chirurgica robotica.
L’eccezionalità della procedura realizzata all’ISMETT sta nel fatto che è stata eseguita interamente con tecnica mininvasiva robotica. Solo le braccia del robot hanno operato all’interno dell’addome del donatore. In passato, alcuni interventi di donazione di fegato da donatore vivente sono stati eseguiti negli Stati Uniti utilizzando il robot, ma con l’ausilio del chirurgo che, con la sua mano introdotta attraverso un’incisione addominale, eseguiva insieme al robot parte dell’intervento.
Grazie all’utilizzo del robot, per eseguire l’intervento di resezione sono bastati appena 5 fori ed un'incisione di soli 9 centimetri. Il robot è stato utilizzato nel donatore per la resezione e il prelievo del lobo epatico destro, che è poi stato trapiantato al fratello di quarantaquattro anni, affetto da cirrosi epatica e in lista di attesa per trapianto di fegato presso l’Istituto Mediterraneo. Ad essere sottoposto all’intervento: un uomo di 46 anni che ha deciso di donare parte del suo fegato al fratello, malato di cirrosi epatica.
In sala per eseguire il delicato intervento: un'equipe formata da decine fra medici e infermieri di ISMETT, guidata dal Prof. Bruno Gridelli, Direttore di ISMETT e dal Dr. Marco Spada, Responsabile della Chirurgia Addominale e dei Trapianti d’Organo dell’Istituto. L'intervento robotico è durato circa dieci ore. Il decorso postoperatorio di entrambi i fratelli è stato regolare senza insorgenza di maggiori complicanze. Il donatore è stato dimesso dopo soli nove giorni dall’operazione chirurgica ed è ritornato alle proprie regolari attività.
Il ricevente è stato dimesso dopo qualche settimana di degenza ospedaliera, sta bene ed è ritornato a casa. L’impiego della tecnologia robotica consente di associare i benefici offerti dalla chirurgia mini-invasiva tradizionale - già ampiamente utilizzata in chirurga generale e per il prelievo per la donazione da vivente ad esempio del rene - alla precisione e sicurezza propria del sistema robotico. Il sistema robotico, grazie a strumenti articolati, può compiere movimenti che nemmeno la mano del chirurgo sarebbe in grado di eseguire.
Tutto ciò non solo si traduce nella possibilità di eseguire in modo mini-invasivo interventi chirurgici molto complessi, come il prelievo di una parte di fegato per trapianto, con massima sicurezza, ma consente al donatore di avere tempi di recupero postoperatorio molto brevi, con un ridotto rischio emorragico durante l’intervento, minore dolore e quindi un più rapido ritorno alla normale vita quotidiana. L’intervento è stato realizzato in collaborazione con l’equipe dell’Azienda Ospedaliera Universitaria dell’Ospedale Cisanello di Pisa, guidata dal Prof. Ugo Boggi, Direttore della Chirurgia Generale e dei Trapianti nell'Uremico.
Via: ISMETT
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