Nokia annuncia 10.000 licenziamenti entro fine 2013 e va giù in Borsa


La Nokia ha annunciato 10mila licenziamenti entro la fine del prossimo anno e il titolo sulla Borsa di Helsinki ha toccato subito il segno meno, cedendo l'1,48%. Il colosso finlandese della telefonia mobile ha fatto i conti con le difficoltà del mercato, mentre il gruppo resta sotto pressione per l'agguerrita concorrenza globale nel cruciale comparto degli smartphone. Nel proseguire le sue strategie di rilancio basate sull'alleanza con Microsoft, Nokia ha anche assicurato un ampio riassetto del management.

Ma intanto il gruppo finlandese ha comunicato che ora, a causa delle dinamiche di concorrenza che continuano a pesare negativamente sulle attività della divisione dispositivi e servizi, le attese sulla redditività del primo trimestre si sono ulteriormente indebolite. I nuovi tagli annunciati aumenteranno di 1 miliardo di euro i costi delle ristrutturazioni già avviate, a 3 miliardi di euro totali per la fine del 2013.

"Queste riduzioni - ha affermato l'amministratore delegato Stephen Elop - sono la difficile conseguenza delle azioni che riteniamo di dover intraprendere per assicurare la competitività di lungo termine di Nokia". Tra le dismissioni, Nokia ha annunciato anche quella della sua EQT che distribuisce il marchio di lusso Vertu, famoso per i suoi telefoni con pietre preziose che costano oltre 5.000 euro.

Il manager ha rilevato la guida della società nel 2010 e con i tagli di oggi salgono a circa 40.000 i posti di lavoro soppressi da Nokia sotto la sua direzione. Nokia sta faticando a riguadagnare le distanze che la separano dai maggiori competitor globali, in particolare sugli smartphone, tra cui la coreana Samsung e l'americana Apple.

La revisione in peggio delle stime sugli utili diffusa oggi è la la terza nell'ultimo anno, il rating del gruppo è stato tagliato a livello junck (spazzatura) dalle tre maggiori agenzie nelle scorse settimane e a fine aprile, secondo le stime di diverse società di ricerche, Nokia ha subito un sorpasso storico: Samsung sarebbe diventato primo produttore mondiale di cellulari, un primato che per anni era stato del gruppo finlandese.

Il calo di ieri in Borsa ha seguito una protratta tendenza al ribasso nei mesi scorsi: rispetto ai picco di 5,18 euro circa del novembre 2011, con i cali di ieri il titolo ha perso oltre il 61 per cento. Anche per questo, sempre oggi, Nokia ha promesso "forti investimenti" sulla gamma Lumia, i suoi smartphone equipaggiati con windows Phone, assieme a nuove differenziazioni dell'offerta e un rafforzamento della competitività sugli apparecchi di fascia più bassa.

Fonte: TM News

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