Airtime, nuova applicazione Facebook per chattare come su Chatroulette


Sean Parker e Shawn Fanning, noti per aver creato il primo programma di file sharing musicale, Napster, hanno mostrato al mondo la loro nuova creatura: Airtime. Se ne rumoreggiava già da un pò di tempo, ma la presentazione ufficiale di quello che è apparsa ai più una versione sofisticata di Chatroulette, la rete sociale di video incontri fra sconosciuti creata un paio di anni fa dal programmatore russo Andrey Ternovskiy, dal punto di vista tecnico non è andata granché bene.

L'apparizione, in video collegamento di diverse star, da Jim Carey ad Alicia Keys al rapper Snoop Dog ha compensato solo in parte le numerose defaillance del sistema. Che comunque sembra avere parecchie potenzialità, grazie a un uso intelligente dell'autenticazione via Facebook, che non serve solo a garantire che Airtime non faccia la fine di Chatroulette, diventata in breve tempo una specie di palcoscenico per persone dedite a pratiche di autoerotismo.

È vero che anche su Airtime ci si può presentare agli altri utenti sotto pseudonimo, ma, poiché ci si collega tramite il proprio account Facebook, Parker e Fanning sanno chi siete, il che dovrebbe scoraggiare dall'indulgere a pratiche onanistiche. E se questo non bastasse, il servizio provvede anche a scattare delle “instantanee” periodiche di chi chatta in modo da verificare eventuali problemi, ma solo nel caso che i due interlocutori non siano già amici su Facebook.


Si può chattare non soltanto coi propri contatti diretti, ma anche con contatti di secondo livello oppure con persone che vivono nella stessa area geografica o con cui si condividono determinati interessi (in base alle preferenze espresse su Facebook). Il principio dunque, è simile a quello di Chatroulette, ma l'elemento di serendipity è attenuato da alcuni elementi. Airtime utilizza infatti un sistema di riconoscimento visivo per segnalare quando nei video a essere mostrate non sono le facce.

Ciò abbinato a campionamenti casuali delle immagini, in modo da evidenziare se ci sia scambio o meno di contenuti inappropriati.  Ma Airtime non prevede un controllo solo visivo, e tra i metodi messi in campo per evitare una degenerazione in stile Chatroulette c’è anche un sistema di ranking, con cui misurare l’affidabilità di un utente. In pratica chi mantiene conversazioni più lunghe avrà un punteggio più alto, e sarà considerato più serio di chi cambia continuamente partner.


Non solo: gli utenti con un alto ranking andranno a fare parte della stesa cerchia, messi in contatto tra loro. Parker nella conferenza stampa di presentazione ha criticato Facebook, di cui è stato il primo presidente e ne conserva delle quote: "Facebook non ti aiuta a fare nuove connessioni, a sviluppare nuove relazioni - ha detto - cerca soltanto di creare il modello più accurato possibile del tuo grafo sociale. C'è una parte di me che è un pò stufa di tutto questo".

Opinione confermata anche da una recente indagine. Il servizio fa leva sui dati forniti Facebook e sulla crescente consuetudine degli internauti a videochattare. Nel 2012 saranno commercializzate 800 milioni di webcam ha detto Parker, e le stime sembrano coerenti con quelle del rapporto Cisco, che vede nella videoconferenza uno dei servizi Web in maggiore crescita nel prossimo quadriennio. Airtime è attualmente disponibile solo se si dispone di un account Facebook e autorizzando l'applicazione tramite Facebook Connect.


Fonte: La Stampa
Via: Wired

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