Atari festeggia 40 anni, società punto di riferimento del settore videoludico


Quaranta anni fa, il 27 giugno 1972, Nolan Bushnell e Ted Dabney fondavano Atari, società destinata a diventare uno dei punti di riferimento all’interno dell’industria dell’intrattenimento elettronico. Pur cambiando nel corso del tempo attività, forma e proprietà, il marchio Atari è infatti rimasto per lungo tempo uno dei principali sinonimi del periodo a cavallo tra anni '70 e '80.

Bushnell vendette Atari alla Warner Communications nel 1976 per circa 28-32 milioni di dollari, usando parte del denaro per comprare la Folgers Mansion. Al suo apice, Atari contribuiva per un terzo alle entrate annuali della Warner e divenne la compagnia con lo sviluppo più veloce nella storia degli Stati Uniti (all'epoca).

Tra i prodotti di maggior successo usciti nel corso della lunga storia di Atari, troviamo la console Atari 2600 uscita nel 1977: i numeri più di ogni altra cosa parlano di questo straordinario prodotto, in grado di vendere nel suo ciclo di vita oltre 30 milioni di unità. Ma Atari è anche sinonimo di Pong, uno dei primissimi videogiochi mai prodotti, uscito nel 1972 in versione arcade.



Tuttavia, Atari incontrò dei problemi agli inizi degli anni ottanta. Le sue divisioni per home computer, console, e giochi arcade operavano indipendentemente e raramente cooperavano. Davanti ad una forte competizione e alla guerra dei prezzi nel mercato degli home computer e delle console per videogiochi, l'Atari non fu mai capace di proseguire il successo del 2600.

Nel 1982, Atari rilasciò versioni deludenti di due giochi altamente pubblicizzati, Pac-Man e E.T., causando un accumulo di invenduti e la caduta dei prezzi. Nel luglio 1984, Warner vendette le divisioni home computing e game console di Atari a Jack Tramiel, sotto il nome Atari Corp. per $240 milioni in stock della nuova compagnia.

Warner mantenne la divisione arcade, proseguendo sotto il nome Atari Games e alla fine vendendola a Namco nel 1985. Warner vendette anche la neonata Ataritel a Mitsubishi. Nel 1989, Atari rilasciò inoltre l'Atari Lynx, la prima console portatile con grafica a colori. Essa fu molto apprezzata da pubblico e critica.



Via via che la fortuna degli ST e dei PC compatibili Atari decadeva, le console e il software tornarono a essere il principale obiettivo della compagnia. Nel 1993, Atari rilasciò la sua ultima console, l'Atari Jaguar. Ma la sua potenza non poteva reggere il confronto con la Playstation della Sony Computer Entertainment o con il Saturn della SEGA.

Nel luglio 1996, Atari si fuse con JTS Inc., un fabbricante di dischi rigidi di breve vita, per formare la JTS Corp. Nel marzo 1998, JTS vendette i diritti sul nome Atari alla Hasbro Interactive per 5 milioni di dollari. Il nome della marca cambiò proprietario di nuovo nel dicembre 2000, quando l'editrice di software francese Infogrames scalò Hasbro Interactive. Il 7 maggio 2003, Infogrames ha ufficialmente riorganizzato le sue sussidiarie USA.

Nel 2007 la società affronta diversi problemi finanziari che spingono l'amministratore delegato David Pierce a dimettersi nell'ottobre dello stesso anno. Il nuovo amministratore delegato ad interim Curtis G. Solsvig III si concentra sulla commercializzazione di prodotti sviluppati da studi terzi. Nel maggio del 2008 Infogrames, completa l'acquisizione delle azioni Atari per 11 milioni di dollari.



Via: Games Blog

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