Visual Cobol R3, la prima soluzione per usare Cobol su Java Virtual M.


Con circa 220 miliardi di righe di codice COBOL attualmente in uso nella odierne applicazioni aziendali e finanziarie, i sistemi COBOL sono il motore di oltre il 70% delle aziende di tutto il mondo. Riscrivere queste applicazioni COBOL per introdurre nuove tecnologie e piattaforme potrebbe essere costoso e rischioso per le aziende. Per sostenere i costi e ridurre i rischi, Micro Focus annuncia oggi Visual COBOL R3, che offre agli sviluppatori la possibilità di estendere il COBOL verso le più recenti piattaforme, utilizzando un’ampia varietà di ambienti di sviluppo, senza dover riscrivere il codice.

Micro Focus Visual COBOL R3 rende disponibile il COBOL sulle principali piattaforme leader di mercato. Oltre a Windows, UNIX, Linux e .NET, per la prima volta le applicazioni COBOL ora possono essere implementate anche in ambiente JVM (Java Virtual Machine) e sulla piattaforma cloud Microsoft Windows Azure. Grazie a Visual COBOL R3, gli sviluppatori possono scegliere di utilizzare sia Visual Studio 2010 sia Eclipse IDE (Integrated Development Environment). Oggi quindi, partendo da un unico sorgente COBOL, è possibile eseguire la stessa applicazione su piattaforme differenti, evitando uno sviluppo specifico per ognuna di esse.

“È in atto un cambiamento nell’analisi dell’impatto e del ruolo specifico del linguaggio di programmazione scelto contestualmente alla piattaforma di destinazione” dice Mark Driver, Research Vice President of Gartner Research. “La disponibilità del COBOL per le nuove piattaforme come .NET, JVM o per quelle cloud facilita gli sviluppatori nella scelta del linguaggio migliore per il lavoro che devono svolgere, indipendentemente dalla piattaforma più adatta da utilizzare”. Visual COBOL R3 è la prima soluzione per utilizzare il linguaggio COBOL direttamente su una Java Virtual Machine (JVM), consentendo agli sviluppatori di creare applicazioni COBOL per il framework JVM, e di integrarsi in modo ottimale con Java.

Grazie all’uso del COBOL su JVM, i programmatori possono combinare le funzionalità di JVM coi vantaggi offerti dal COBOL stesso. Con Visual COBOL R3, gli sviluppatori riescono ad implementare lo stesso codice COBOL sulle piattaforme .NET e Microsoft Azure. Visual COBOL R3 introduce anche Visual COBOL Development Hub, uno strumento di sviluppo altamente efficace per i server Linux e Unix in remoto. Questo Hub consente agli sviluppatori di utilizzare il COBOL sui desktop per compilare il codice ed effettuare il debug in remoto, riducendo i tempi di sviluppo e di testing. La disponibilità di questo strumento all’interno di Visual COBOL R3 riduce drasticamente il lavoro degli utenti, incrementa la produttività degli sviluppatori e consente quindi di implementare velocemente applicazioni COBOL su più piattaforme.

Estendendo le funzionalità COBOL alle piattaforme Azure, .NET e JVM si è in grado di garantire la portabilità delle applicazioni e di incrementare la produttività, consentendo agli sviluppatori di gestire su più piattaforme e con facilità applicazioni business-critical contemporaneamente. Questa flessibilità, inoltre, semplifica la gestione dei sistemi su cui più applicazioni vengono utilizzate in uno stesso stack, permettendo agli amministratori dei data center di usare gli stessi tool e processi che già utilizzano per gli altri linguaggi. Per maggiori informazioni  su Visual COBOL R3: http://visualcobol.microfocus.com

I numeri del COBOL, oggi:
I sistemi COBOL sono responsabili del trasporto di oltre 72.000 container per le spedizioni, della cura di 60 milioni di pazienti, dell’elaborazione dell’80% delle transazioni nei punti vendita e delle connessioni via cellulare di 500 milioni di utenti.  È stato stimato che in media gli Americani si affidano al COBOL almeno 13 volte nel corso di una normale giornata quando telefonano, vanno a lavorare e ritornano a casa e quando utilizzano le carte di credito. Ogni anno, ci sono circa 5 miliardi di linee di codice COBOL che vengono aggiunte a sistemi attivi. Ogni giorno, ci sono 200 volte più transazioni elaborate dalle applicazioni COBOL rispetto alle ricerche effettuate con Google.




Fonte: Prima Pagina Comunicazione
Via: AdnKronos

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