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Dipendenze: adolescenti e over 30 sempre online, 170 in cura al Gemelli
Non riescono mai a staccare la spina. E se ci provano i sintomi sono quelli di una vera crisi d’astinenza. Ansia, depressione. Adolescenti che, come prima cosa appena rientrati a casa, accendono il pc e non si staccano piu' da Facebook; trentenni preda del gioco d'azzardo o della pornografia in rete; coppie in crisi per colpa di Internet, con un aumento dei casi di spionaggio della vita 'virtuale' del partner. E' la web-mania, fenomeno dilagante anche in Italia, che in molti casi sfocia in una vera e propria dipendenza. Oltre 170 'malati' di Internet si sono rivolti al Centro per le psicopatologie da web del Policlinico Gemelli di Roma, in poco piu' di un anno dalla nascita della struttura. A disintossicarsi dalla rete, Facebook e social network in testa, sono soprattutto giovani adulti e ragazzini accompagnati da genitori preoccupati, spiega Federico Tonioni, lo psichiatra che dirige il Centro capitolino. Tra le persone seguite al Centro del Gemelli ci sono giovanissimi, che non hanno più una vera vita al di fuori di quella sui social network; ma ci sono anche gli adolescenti dai 13 ai 20 anni, soprattutto maschi, appassionati di giochi di ruolo, in particolare quelli di guerra; e poi uomini dai 30 anni in su con problemi di gioco d’azzardo e sesso virtuale. Il fenomeno è complesso e ad esso si associano “stati patologici nuovi: stati dissociativi, narcisismo, paranoia”. Tanto che, anche se fra i pazienti in cura al Centro non ci sono coppie, si assiste a un aumento dei partner che spiano la compagna o il compagno, spinti da una paranoia sempre più fuori controllo. Creano falsi profili e identità, entrano in contatto con il partner, lo provocano anche con avance o appuntamenti per vedere la reazione, oppure ricorrono a software ‘spia’ che tengono sotto controllo sms, e-mail, messaggi Facebook.
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