Il giudice della prima sezione civile del Tribunale di Milano, Marina Tavassi, si è riservata di decidere sul ricorso presentato dalla Samsung per chiedere il blocco della vendita dell’iPhone 4s, in vendita in Italia dallo scorso 28 ottobre. Venerdì nella causa, che si inserisce nella ‘guerra globale’ tra i due colossi con procedimenti ’sparsi’ in diversi Paesi, le due parti hanno illustrato le loro memorie e la decisione del giudice sarà comunicata nei prossimi giorni.
Lo scorso 26 ottobre, il Tribunale non si era pronunciato sulla richiesta di sospendere la vendita dell’iPhone e dunque il nuovo smartphone del gruppo di Cupertino era entrato regolarmente in commercio due giorni dopo. Il giudice aveva dato termini alle parti per depositare le loro memorie. Come riporta l'AGI, adesso il giudice potrà disporre una consulenza tecnica oppure decidere subito nel merito e dare ragione a uno o all'altro contendente.
Nell'udienza le parti hanno illustrato al giudice le loro memorie. Intanto Samsung ha abbandonato la sua causa in Germania nella quale cercava di vietare la vendita di iPhone 4s. La società con sede in Corea del Sud-based ha focalizzato la sua denuncia contro un brevetto che copre la tecnologia di comunicazione 3G. Secondo Florian Mueller, l'esperto dei brevetti FOSS, Samsung ha recentemente scoperto un accordo di licenza Qualcomm per protegge la tecnologia.
"Samsung ha ufficialmente rinunciato ad attaccare l'iPhone 4S con brevetti 3G. Riconosce che ad Apple è concessa in licenza da Qualcomm,", ha twittato Mueller il 16 dicembre. "L'avvocato di Samsung ha affermato che Apple aveva in precedenza rifiutato di rivelare i nomi dei fornitori di banda dei suoi chipset per i vari dispositivi accusati, e ora che è chiaro come Apple utilizza i chip di Qualcomm", scrive Florian Mueller sul blog FOSS.
Dopo l'udienza di Venerdì, Samsung ha dichiarato alla stampa che il ritiro parziale è solo per uno di quei contenziosi che ha lo scopo di snellire altra causa. In Germania è ancora pendente una sentenza disposta da un altro magistrato che ha dato ragione a Motorola Mobility secondo la quale Apple avrebbe violato alcuni suoi brevetti.
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