Facebook: assunto giovane hacker che lo ha sfidato con un virus


Infastidisce Facebook e viene assunto dalla società. Non sapendo cosa fare, il 19enne Chris Putnam, studente dell’Università della Georgia, ha creato un virus ‘worm’ in grado di infastidire il social network creato da Mark Zuckerberg. Dopo le lamentele degli utenti, ovvero dopo meno di 24 ore, il giovane, attraverso codici e algoritmi ha attirato l’attenzione del miliardario più giovane del pianeta ed è stato assunto dal colosso di Palo Alto. Ad aiutare il 19enne sono due amici, Marcel Laverdet e Kyle Stoneman, ma il protagonista è lui. Il virus si diffonde su Facebook con il suo nome, una richiesta di amicizia, e la modifica del profilo dell’utente che accetta. Da lì in poi la possibilità di intervenire sul profilo dell’utente. Putnam riesce ad infettare anche i profili di alcuni dipendenti della sede di Palo Alto. Digitando il nome di Chris Putnam su Facebook, appare una foto sfocata, e un "mi piace" sottoscritto da circa 30mila persone. Putnam è un hacker nato nel 1988 che ha sfidato con un virus il grande social network. Il suo scopo non era infastidire Zuckerberg, ma farsi notare. La sua avventura ha inizio nel 2005 quando Chris, allora 19enne, studiava alla Georgia Southern University e insieme ai suoi due amici, decise di creare un worm che si replicava grazie a un exploit XSS (Samy XSS) tramite un campo non trattato correttamente. Il worm era in grado di fare tre cose: chiedeva l'amicizia all'account di Chris, si replicava nel profilo e cambiava la grafica del profilo dell'utente replicando fedelmente quella di MySpace.



Il worm code JS/Spacehero-A si replicava di utente in utente in modo rapido e silenzioso, diffondendosi in modo virale attraverso gli amici che guardavano il profilo di qualcun altro. I tre hacker potevano così modificare rapidamente lo script principale per produrre una serie di effetti a sorpresa sugli account che passavano sotto il loro controllo. "Era un lavoro che faceva molto effetto e riarrangiava tutti i campi del profilo in sgradevoli caselle di MySpace e schemi colorati", ha raccontato Putnam. Questo li rendeva però facilmente rintracciabili. In meno di 24 ore dal rilascio del worm, Putnam venne contattato da Dustin Moscovitz, uno dei co-fondatori di Facebook. Con la diffusione del virus gli utenti contagiati avevano cominciato subito a lamentarsi. Anche numerosi dipendenti di Facebook erano stati infettati, incluso un account interno di prova chiamato The Creator. Il fatto che Moskovitz conoscesse la mia identità non fu una grande sorpresa dal momento che l'interazione del worm con il mio account era scontata. La reazione di Moskovitz fu comunque divertita.  In cambio di tanta compiacenza, Putnam iniziò a rivelare il worm nei dettagli insieme ai punti deboli che aveva identificato nel social network. Dopo circa un mese gli fu chiesto se volesse lavorare per Facebook. Oggi lavora insieme al suo amico Marcel Laverdet insieme allo staff del Social Network più famoso del mondo. Trovate il documento in formato PDF dell'intero procedimento e del codice exploit a questa pagina.

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