Anche gli smartphone Android tracciano gli spostamenti degli utenti


Dopo la recente scoperta che gli spostamenti degli utenti fatti con l’iPhone sarebbero salvati su un file nascosto consultabile da tutti, dal ricercatore svedese Magnus Eriksson, arriva una nuova rivelazione. Non solo la Apple con l’iPhone, ma come scrive il Wall Street Journal, anche Google con i suoi telefonini Android raccoglie i dati degli utenti e in particolare registra i movimenti del proprietario degli smartphone, per poi trasmetterli alla casa madre, sollevando nuovi quesiti legati alla privacyi. Charles Arthur sul quotidiano inglese Guardian ha raccontato che anche i telefoni Android, che stanno diventando i più venduti al mondo, farebbero la stessa cosa. 

Secondo Eriksson, che ha voluto controllare il suo smartphone Google dopo aver letto la notizia sugli iPhone, Android è in grado di registrare i movimenti degli utenti praticamente allo stesso modo che i telefoni della Apple, anche se per un periodo più breve. Il sistema operativo usato dal programmatore svedese conserverebbe una memoria dei luoghi e degli ID unici delle ultime 50 antenne mobili e delle ultime 200 reti wi-fi agganciate dal telefono. Dati che vengono poi cancellati dai nuovi quando l’elenco è pieno. 

Ma, a differenza di Apple che registra queste informazioni per un anno in un file di riepilogo consultabile da tutti, l’elenco dei dati raccolti da Google non è facilmente accessibile dagli utenti. Per trovarlo sarebbe necessaria una certa abilità informatica. In ogni caso tutti i servizi di condivisione della propria posizione su Android vengono attivati dietro esplicito consenso dell’utente. Secondo Google "alcune informazioni relative alla propria posizione sono archiviate localmente sui dispositivi e per un periodo di tempo limitato. Qualsiasi dato inviato ai server di geo-localizzazione di Google viene reso anonimo e non è riconducibile ad uno specifico utente".

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