Yahoo! aumenta il periodo di conservazione dei dati di navigazione


Con un post sul blog della Chief trust officer Anne Toth, Yahoo! ha annunciato che conserverà i dati degli utenti per un periodo sei volte superiore a quanto previsto finora, passando da tre mesi di data retention a un anno e mezzo. La mossa può sembrare in controtendenza con l’attenzione alla privacy manifestata dalla stessa Yahoo! quasi tre anni fà quando decise di ridurre da tredici mesi a novanta giorni il periodo di archiviazione di alcuni dati, proprio per tutelare gli utenti, ma l’allungamento, che diventerà effettivo da luglio, "è stato deciso - spiega Toth - per allineare la nostra politica di conservazione dei log a quello che è lo standard della concorrenza nel settore". Dovrà però vedersela con le normative in materia di data retention e tutela della privacy dei navigatori che l’Unione Europea ha emanato negli ultimi anni; la direttiva sulla Data Protection varata da Bruxelles fissa in sei mesi il periodo massimo per la conservazione dei log delle ricerche online: un periodo di tempo ben inferiore a quanto previsto ora da Yahoo!, che con l’ultima modifica supera anche Mountain View e Redmond quanto a durata di archiviazione dei dati. Google e Microsoft, proprio su pressione dell’Ue, hanno ridotto lo scorso anno rispettivamente a nove e sei mesi il periodo di data retention. Dopo questo periodo, tuttavia, le informazioni non vengono del tutto cancellate: i tecnici di Google si limitano a rimuovere l’ultima parte dell’indirizzo Ip dei navigatori e conservano per altri nove mesi altri dati come i cookie, mentre Microsoft cancella del tutto gli Ip, ma mantiene anch’essa i cookie per un anno e mezzo, ciò per contribuire soprattutto nella battaglia contro il terrorismo e la criminalità. Tuttavia, in tema di dati di ricerca e simili, sei mesi sono più che sufficienti, e i dati dovrebbero essere dopo resi anonimi.

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