Sequestro lampo del figlio del magnate del software antivirus, Evgeny Kaspersky. Il giovane Ivan, di 20 anni che frequenta il quarto anno dell’Istituto di Matematica e Fisica, sarebbe stato prelevato con la forza martedì mentre si recava in ufficio nella parte Nord-Ovest di Mosca. I rapitori avrebbero poi contattato il padre per chiedere un riscatto da 3 milioni di euro.
A quanto riferisce il sito russo Life-News il miliardario russo Evegeny Kaspersky ha pagato il riscatto richiesto dai rapitori e il giovane è ora sano e salvo. L'epilogo, non ufficiale, del rapimento del figlio dell'Ad del software antivirus, è riferito dallo stesso sito che aveva dato notizia del sequestro e che oggi, citando fonti vicine all'indagine, afferma che per Ivan è stato pagato un riscatto, non sappiamo quale somma, ma c'è l'informazione che il ragazzo è tornato.
Un appello ai media, affinchè non si diffondano speculazioni e voci su eventi che riguardano la famiglia era arrivato stamane tramite la Kaspersky Lab. 45enne, Eugene Kaspersky si è laureato nel 1987 nell'istituto di criptografia, telecomunicazioni e informatica presso la scuola superiore del KGB, e fino al 1991 ha lavorato in un centro di ricerca presso lo stato maggiore dell'aeronautica sovietica.
Ma dal 1989 ha cominciato a studiare i virus informatici, creando nei primi anni Novanta una società per neutralizzarli. Società che nel 1997 venne battezzata Kaspersky Lab, diventando in dieci anni un caso imprenditoriale internazionale: ora è nelle top ten tra le aziende che sviluppano soluzioni per la sicurezza informatica, e la prima in Europa, con il più alto tasso di crescita nel settore e sedi in tutto il mondo, Usa compresi. Dietro il rapimento potrebbero esserci i clan mafiosi russi, che negli ultimi anni hanno mostrato sempre maggiore interesse per il cybercrime.
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