Procura inibisce sito torrent btjunkie, motore irraggiungibile da Italia


La Guardia di finanza di Cagliari ha inibito l'accesso dall'Italia del portale btjunkie.org, uno dei più importanti supermarket mondiali del falso multimediale assestando un colpo importante per la lotta alla pirateria digitale nel paese.

Infatti, dopo il blocco nel 2008 di ''the pirate bay'', che da quel momento ha registrato un calo degli accessi di oltre il 70%, il pm di Cagliari Giangiacomo Pilia, ha ordinato ai finanzieri di inibire i ''btjunkie'', uno dei più grandi e conosciuti siti pirata a livello planetario, presente nella lista USTR (Office of the United states trade representative), che elenca i principali portali illegali ritenuti una seria minaccia all'economia, btjunkie veniva visitato quotidianamente da circa 2 milioni di utenti unici e ospitava piu' di 4 milioni di torrent illegali.

In questo momento, provando ad accedere a Btjunkie.org, l'utente verrà lasciato in attesa, per poi ricevere la schermata "Impossibile visualizzare la pagina web". L'Italia era il secondo paese per provenienza di utenti che visitavano il sito, alle spalle solo degli Stati uniti. Circa 550 mila italiani, infatti, usavano regolarmente ogni giorno la super-piattaforma digitale pirata da cui era possibile scaricare musica, film videogiochi e software, anche con le piu' recenti uscite commerciali anche in contemporanea con le anteprime.

Il sito ''btjunkie'' ospitava numerosi banner pubblicitari, con una stima di guadagni per i gestori di oltre 3,5 milioni di euro all'anno. Molta la soddisfazione della FIMI che, a proposito di Btjunkie, ha parlato di "uno dei più importanti supermercati mondiali del falso multimediale".

Per la prima volta nella storia italiana un servizio di questo tipo è stato bloccato dietro ordine di un PM (che ha di fatto richiesto un'azione di stop direttamente all'ISP), dunque l'unica strada per fare ricorso è la Cassazione.


Via: Adnkronos

Nessun commento:

Posta un commento