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India: attaccato da hacker sito della polizia federale
Il sito del Cbi, l''Fbi' indiana, e' stato attaccato sabato da un gruppo di hacker che si firmano 'Cyberesercito del Pakistan' (“Predators Pk”). Lo hanno riferito fonti ufficali del Central Bureau of Investigation indiano, assicurando che "sono scattate le necessarie misure" dopo che sul web e' apparso un messaggio di minacce. Il sito del Cbi e' considerato uno dei piu' sicuri del paese. Secondo quanto riferisce il quotidiano pachistano The Express Tribune, i website indiani attaccati sono stati 270 e il giornale ne pubblica anche l’elenco. Sono siti governativi, imprese private, ong, partiti e gruppi religiosi. Tra di loro c’è perfino il 'National Informatics Centre' (Nic), che gestisce la maggior parte dei siti del governo. “Non provocateci - si legge in uno dei messaggi lasciati da un hacker denominato HEX786 - e smettete di attaccare il sistema informatico pachistano.
Altrimenti la nostra replica sarà dura. I vostri meccanismi di protezione sono buoni, ma come vedete li abbiamo violati”. Dopo aver combattuto tre guerre sui confini, India e Pakistan si confrontano ora in un bombardamento informatico sulla rete internet. Da un po’ di giorni gli hacker indiani e quelli pachistani stanno combattendo a colpi di bit facendo tremare i rispettivi sistemi di sicurezza nazionale. Si tratta infatti di una vendetta incrociata. La scorsa settimana, gli hacker dell’Esercito cibernetico indiano (Indian Cyber Army o Ica) avevano penetrato un importante server pachistano che ospita diversi website di ministeri e di enti governativi. Il “raid virtuale” era avvenuto in coincidenza con il secondo anniversario dell’attacco terroristico di Mumbai del 26 novembre 2008 che, secondo New Delhi, è stato compiuto da un gruppo di militanti pachistani con la compiacenza di “apparati di sicurezza” di Islamabad.
Via: http://www.blitzquotidiano.it/
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