La conoscenza aiuta a rendere liberi e dunque è importante approfondire i diversi aspetti tecnologici, scientifici, culturali e sociali.
Cowjacking, la degenerazione del marketing pubblicitario su Facebook
Il "Cowjacking", termine coniato per la prima volta dal blog di sicurezza Protezioneaccount.blogspot.com, è una delle 'pratiche' più antipatiche e comuni allo stesso tempo su Facebook. Si tratta di pagine Web che utilizzano il protocollo Open Graph di Facebook, introdotto lo scorso Aprile 2010, per integrare le pagine Web nel grafo sociale. In pratica consiste nel creare pagine "esca", il cui aspetto riproduce nella maggior parte dei casi il sito di Facebook, con titoli sensazionali ispirate ad avvenimenti attuali ma con notizie inventate, pensate per attirare utenti e spingerli a cliccare sul pulsante "Mi Piace", per vedere poi il contenuto della notizia e solitamente non si trova nulla o comunque false montature. Il cowjacking a volte è abbinato al likejacking e prevede post da condividere sulla propria bacheca di Facebook in modo da diffondere (spammare) tra gli utenti l'hoax (bufala). Un esempio sono le pagine del falso video hard di Belen, quella delle foto del cadavere di Sarah Scazzi e mille altre ancora. Anche la povera Yara Gambirasio non è stata risparmiata dalla fastidiosa pratica di spam. Ecco parte del codice:
Sebbene non comporti alcun rischio d'infezione o malware nel pc degli utenti, è senza dubbio di cattivo gusto e a dir poco macabra. Si chiede di cliccare su 'mi piace' e di condividere poi il link sulla propria bacheca, ma alla fine non c'è nulla da vedere: anche in questo caso, come anche in molti altri, la pagina si limita a sfruttare la curiosità morbosa dell'utente. Un utente distratto può cascare in questa macabra trovata e aderire a pagine fake, che hanno il solo scopo di raccogliere utenti e aumentare le visite su un sito. Il click non porta installare virus o programmi malware (fino adesso, dato che si potrebbe nascondere anche un iFrame malevolo), ma resta un atteggiamento scorretto e di cattivo gusto. Ciò che sorprende è, piuttosto, il fatto che molti internauti, nonostante questa pratica si ripeta ciclicamente su qualsiasi argomento, continuino comunque ad "abboccare", solo per la curiosità di verificare se le presunte foto o video ci siano o meno. Dunque, ogni volta che vedete una pagina che sponsorizza contenuti sensazionali (di solito "Incredibili"), evitate di cliccarci.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento