Le sue dimensioni erano quelle di un armadio a muro, il peso di una tonnellata. Aveva bisogno di un secondo di tempo per eseguire una semplice moltiplicazione. Il suo nome era Z3 ed è stato il primo computer completamente programmabile e automatico (non il primo computer elettronico, un primato che va all'ABC prodotto negli Stati Uniti alla fine degli anni trenta). Usava i numeri binari e aveva una memoria sufficiente per 64 parole di 22 bit. Era stato presentato il 12 maggio del 1941 in un laboratorio del quartiere di Kreutzberg, a Berlino, nell'indifferenza generale, dal suo inventore, l'ingegnere tedesco Konrad Zuse (1910-1995). "La presentazione della macchina non ha avuto alcun impatto, nessuna eco sulla stampa o a livello mondiale: il tema di cui si parlava in quei giorni era la guerra", ha spiegato Horst Zuse, il figlio maggiore dell'inventore, senza ricordare che proprio in quegli anni, in gran segreto, proprio perché c'era la guerra, i britannici costruivano Colossus, il computer che avrebbe decifrato i codici segreti del Reich e consentito di vincere il conflitto, e gli americani l'Eniac.
I suoi primi computer erano chiamati originariamente V1, V2 e V3 ("V" per "Versuchsmodell" in tedesco per il modello sperimentale). In seguito cambi la "V" a "Z" per non essere confuso con i razzi V della Germania.
Pertanto, Zuse decise di attendere tempi migliori che tali non sarebbero poi stati per lui e per la sua invenzione: nel 1946 fondò la prima società di computer, con cui ha prodotto 'Z4', il primo modello commerciale. Malgrado tutti questi primati, in pochissimo tempo la concorrenza in Germania e negli Stati Uniti si era velocemente fatta feroce e la società di Zuse ha finito per essere sommersa dai debiti e acquisita da Siemens negli anni 60. Horst figlio, che ora ha 65 anni e ha seguito le orme del padre, con studi in ingegneria elettronica e informatica, ha presentato una ricostruzione perfetta di Z3, perché l'esemplare l'originale era rimasto distrutto il 21 dicembre 1943 in un bombardamento. "Il mio obiettivo è quello di mostrare alla gente come funziona un computer", spiega, ''e che Z3 non è solo reliquia''. "Mio padre ha sviluppato una rivoluzionaria architettura di computer, il nuovo standard è in uso ancora oggi", ha detto.
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