Crescono le minacce informatiche su Mac, da Apple nessun aiuto


E' forse presto per dire che i Mac non sono più una "isola felice" libera da virus e malware informatici, ma di certo non promettono bene gli attacchi segnalati in queste setimane negli Usa. A far scattare l'allarme è un rogue software denominato Mac Defender o Mac Security, che propone l'acquisto di un finto antivirus che compare sul browser dell'utente preso di mira dopo che sono apparse delle immagini porno. Dal quartier generale della Mela a Cupertino fino ad ora non é arrivata nessuna conferma. Anzi, secondo ZdNet la raccomandazione è piuttosto quella di "Non confermare o negare che esista un attacco malware contro il Mac". Nella lista di istruzioni destinate agli operatori di AppleCare si dice anche di non dare consigli su quali software anti-virus installare o su come rimuovere il malware stesso. Operazione quest'ultima, comunque piuttosto semplice secondo gli esperti e sulla quale si possono trovare ampie indicazioni sui vari forum online sui Mac. Secondo quanto rivelato da un anonimo dipendente intervistato da ZdNet, infatti, le linee guida di Apple escludono categoricamente l’utilizzo del servizio per la diffusione di consigli su minacce da virus e affini, che per il gruppo californiano spettano esclusivamente alle aziende che si occupano di antivirus.


Apple non vuole quindi creare un precedente, per evitare che l’utenza alteri lo scopo per cui esiste l’AppleCare e ne snaturi in un certo senso il funzionamento, intasando il servizio con richieste su infezioni e altri attacchi precludendone in qualche modo l’efficienza per i compiti a cui è originariamente designato. Nonostante il divieto di Cupertino, il dipendente intervistato ha comunque detto di ignorare a volte le imposizioni e i divieti di Apple e di decidere di aiutare ugualmente i clienti che chiamano allarmati, anche a rischio di subire delle conseguenze nel caso in cui i vertici aziendali dovessero venire a conoscenza di questo "strappo alla regola". In effetti il malware, non sfrutta falle del sistema operativo Apple, come avviene invece per altri software malevoli, ma piuttosto la mancanza di dimestichezza degli utenti della mela con queste problematiche, e questa sarebbe la ragione delle indicazioni operative di Cupertino. Il memo interno della Apple, comunque, spiega anche che la comparsa del messaggio di per sé non comporta problemi - basta chiudere il browser per eliminarlo -, ma se si accetta di installare il finto antivirus, fornendo username e password, e poi si danno anche i dati della carta di credito per pagarlo, tutti questo finisce immancabilmente ai criminali informatici.

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