Summit ECTF, Polizia Postale: "banche dati nel mirino dei cybercriminali"


E' rappresentato ''dagli attacchi alle banche dati e dal furto delle informazioni in forma massiva" il pericolo maggiore in tema di sicurezza telematica. Lo sottolinea Antonio Apruzzese, direttore del Servizio Polizia postale e delle comunicazioni, intervenuto ieri mattina a Roma al Summit dell'European Electronic Crime Task Force (ECTF), il progetto nazionale a protezione della infrastruttura finanziaria dedicato all’analisi ed allo studio dei fenomeni di criminalità informatica che possono minare la sicurezza dei servizi telematici offerti agli utenti, nella sede di Poste Italiane. "Il problema si e' spostato dagli episodi che vedono i singoli privati come vittime, ai furti di grandi quantita' di dati", continua Apruzzese. "I soggetti colpiti dai cyber criminali sono soprattutto le banche e percio' la questione diventa sistemica. Il ministero dell'Interno - evidenzia il direttore del Servizio Polizia Postale - deve lavorare per evitare che si instilli la paura dell'insicurezza e tutti gli enti pubblici e privati nel mirino degli hacker devono allestire banche dati con rigidi sistemi di difesa. Determinante e' la cooperazione pubblico-privato". "Il fenomeno e' in aumento e i risultati delle operazioni delle forze dell'ordine fanno emergere solo una parte del problema: molte situazioni restano nel sommerso", conclude Apruzzese. Al summit hanno partecipato l'ambasciatore degli Stati Uniti in Italia David H. Thorne, l'amministratore delegato di Poste Italiane Massimo Sarmi e il vicedirettore dell'Us Secret Service A.T. Smith. L'European Electronic Crime Task Force è il primo specifico centro europeo di analisi e ricerca sui fenomeni di criminalità informatica (E-crime) che affliggono il settore dei Servizi Digitali ed Internet, arricchito dell’apporto del Secret Service degli Stati Uniti d’America.

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