Oracle chiede 2,6 miliardi dollari di danni in causa contro Google


Oracle ha chiesto 2,6 miliardi di dollari di danni a Google nella causa, cominciata lo scorso agosto, in cui la società di Redwood Shores ha accusato il motore di ricerca di aver violato i brevetti di Oracle su Java che Google ha utilizzato per sviluppare Android. La nuova cifra segna un netto rialzo rispetto alle richieste precedenti che, secondo i documenti depositati in tribunali, si aggiravano tra i 900 milioni e gli 1,4 miliardi di dollari.

Oracle ha inoltre richiesto il 15% del fatturato che Google ha realizzato attraverso la vendita di pubblicità trasmessa con il sistema operativo Android. "Google ha più volte rifiutato le condizioni di utilizzo del linguaggio Java stabilite dalla lincenza e ha infine scelto deliberatamente di violare la proprietà intellettuale di Oracle e di lanciare sul mercato la piattaforma Android basata sul linguaggio Java", ha detto Google nei documenti depositati in tribunale.

Una portavoce di Google aveva commentato in precedenza che "il metodo di Oracle per il computo dei danni si basa su errori di natura legale e le loro stime sono gonfiate esageratamente". Nel caso in cui Google dovesse essere ritenuto colpevole, la cifra verrebbe poi divisa in due parti.

Oracle vorrebbe un miliardo o un miliardo e mezzo di dollari in contanti, mentre il restante confluirebbe come percentuale dei ricavi provenienti dall'advertising nel mondo Android. Toccherà ora ai giudici stabilire l'eventuale colpevolezza del colosso di Mountain View. Android è utilizzato in più di 310 prodotti e detiene la maggiore quota di mercato nel settore smarthphone.

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