Mozilla dice stop ai plug-in installati senza autorizzazione


Mozilla ha chiesto pubblicamente a Microsoft, Apple e Google di smetterla d'installare, senza richiedere una conferma all'utente, plug-in per i propri software all'interno Firefox. Nei casi citati non producono danni, ed è forse per questo che i big della rete si sentono autorizzati all'installazione. Ma Asa Dotzler, direttore dello sviluppo della community per Mozilla, non la pensa così ed ha pubblicato un post sul proprio blog in cui evidenzia quello che, per alcuni, può essere un malcostume delle tre principali aziende tecnologiche nel settore.  A suo dire, questa pratica non è molto diversa, almeno nella forma, da quella usata dai cracker che installano i cosiddetti trojan horse. “Stop being evil” scrive Dotzler, parfarasando il celebre slogan di Google (Don't be evil) con cui l'azienda di Mountain View si sottrae a qualunque sospetto di scorrettezza nei confronti del pubblico. “Quando installo iTunes - spiega il coordinatore di Mozilla - per gestire la mia collezione di musica e sincronizzare il mio iPod, perché mai Apple deve pensare che io abbia dato il mio OK per aggiungere anche il plug-in di rilevazione del software all'interno di Firefox?”. Lo stesso discorso fa Dotzler per quanto riguarda Google Earth, e molti altri potrebbero essere gli esempi. Nella lista nera finisce anche RockMelt, il nuovo browser studiato per integrare al suo interno siti di social media quali Facebook e Twitter. L'alternativa? Semplicemente chiedere. Microsoft ha risposto sull'argomento al Los Angeles Time, che ha dato ampio spazio alla polemica. "A volte abbiamo bisogno di plug-in per attivare le funzioni chiave  scrive l'azienda di Redmond - Se abbiamo bisogno di plug-in, cerchiamo di ridurre al minimo l'impatto per i clienti. Quando possiamo, cerchiamo di metterli a disposizione con i browser più diffusi come Internet Explorer e Firefox, così i nostri clienti possono scegliere il browser che vogliono”.

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