Aveva attaccato sito Web aeroporto Catania, marocchino indagato


Si è limitato fortunatamente ad attaccare, via web, aeroporto Fontanarossa di Catania e Confindustria etnea. La Polizia Postale di Catania ha infatti individuato un 22enne, un marocchino residente a Lucca, ritenuto responsabile dell'attacco informatico che l'estate scorsa ha reso inaccessibili i siti dell'aeroporto di Catania, di Confindustria etnea e di altre aziende. L'indagato è ritenuto responsabile di accesso abusivo a sistema informatico e danneggiamento di dati. Dopo gli attacchi informatici di tipo defacement, l'hacker si era vantato dell'atto criminoso in un sito fondamentalista islamico.

La Procura Distrettuale, procuratore aggiunto Giuseppe Toscano e sostituto Vincenzo Serpotta, hanno disposto alcune perquisizioni nei confronti del giovane indagato e di altri soggetti. Le perquisizioni sono state eseguite dagli uomini della Polizia Postale in collaborazione con la Digos. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati computer e telefoni mobili con relative sim. L'indagato ha ammesso le sue responsabilità affermando, tuttavia, di avere agito con un altro hacker residente in Marocco, conosciuto su Facebook.

Per evitare di essere identificato, il marocchino aveva utilizzato la sim di un suo amico italiano, all’oscuro della vicenda. La matrice sarebbe religiosa, ma allo stato non sono emersi collegamenti con organizzazioni terroristiche, anche se le indagini sono ancora in corso. Insieme all'hacker marocchino come lui, conosciuto su Facebook, ha attaccato i siti Internet dell'aeroporto e di Confindustria di Catania e ha poi rivendicato il tutto su pagine web di fondamentalisti islamici arabi. 



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