Sta suscitando polemiche l'ultima invenzione made in china. Si tratta di una piccola ampolla di plastica con un dito d'acqua e un pesce rosso che ci nuota dentro, che vengono utilizzati come souvenir e portafortuna da appendere al collo di una persona. Si può pensare a tutto ma non a un portachiavi, invece è proprio così. Che i cinesi non fossero dei maestri nella difesa dei diritti degli animali non è una novità, ma questa rasenta l'idiozia.
Il pesce portachiavi è una macabra invenzione partorita durante le Olimpiadi di Pechino: tra i gadget di ogni tipo, per le strade della capitale cinese, si poteva acquistare anche questo. Secondo quanto riferito dalla Cina, un passante può adesso scegliere tra una tartaruga brasiliana o un piccolo pesce rosso chiusi in un sacchetto di plastica di irca 7 centimetri di lunghezza e riempito con quello che sembra essere liquido colorato.
Purtroppo a distanza di quasi due anni, sulle bancarelle è ancora possibile trovarlo. Ma attenzione: il portachiavi dura solo quattro ore, giusto il tempo di far esaurire l'ossigeno al pesciolino e vederlo morto a pancia in su. I venditori riferiscono che all'interno vi sia un miscuglio ricco di nutrienti, soluzione che consentirebbe agli animali di vivere alcuni mesi, ma non è vero.
E se non bastasse ciò, esistono portachiavi con le tartarughine vive. Proprio quelle che in Italia vengono allevate con tanta cura (e a volte poi quando sono troppo grosse abbandonate negli stagni). In Cina vengono vendute in un sacchetto per essere portate in giro per qualche ora. Jen Xian, un animalista a Shanghai sostenitore dei diritti degli animali, dice che l'abuso continuato di animali per il piacere umano è "raccapricciante".
Ma, come sottolinea il quotidiano cinese Global Times, non vi è alcuna normativa esistente in materia di protezione animale che possa impedire la loro vendita, nonostante le proteste da parte dei gruppi di protezione degli animali che vogliono un divieto immediato. "Mettere un essere vivente all'interno di uno spazio chiuso e limitato a scopo di lucro è immorale e puro maltrattamento di animali", ha dichiarato al Global Times Qin Xiaona, direttore della Ong Capital Animal Welfare Association (Caaws).
questi cinesi sono proprio besti.avevano ragione i nazisti
RispondiEliminaCome si possono fare delle cose simili,è orribile non posso neanchè immaginarlo...
RispondiEliminamusi gialli di merda!!!
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