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Telefonino scarico? Basta indossare una t-shirt per ricaricarlo di energia
Il cellulare che si spegne improvvisamente e l'incubo di rimanere isolati. La paura più diffusa nell'era digitale potrebbe diventare presto un ricordo. Basterà infatti indossare una speciale t-shirt tecnologica per ricaricare il proprio telefonino in ogni luogo, una sorta di batteria indossabile. La buona notizia per gli irriducibili nativi digitali arriva da una nuova invenzione sviluppata dall'University of South Carolina NanoCenter (Usa).
Due ricercatori, Xiaodong Li Bao e Lihong Bao, hanno trasformato il tessuto di una maglietta in un super condensatore in grado di immagazzinare l'energia elettrica così da far funzionare i telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici come iPad e lettori multimediali. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Advanced Materials. I test effettuati hanno dimostrato che la maglietta è in grado di essere ricaricata anche migliaia di volte.
"Questo tipo di supercondensatori ibridi - spiegano gli scienziati - possono funzionare dopo migliaia di cicli di carica-scarica e le loro prestazioni non diminuiscono più del 5%". Gli scienziati hanno usato per la loro ricerca un maglietta acquistata in un grande magazzino. Hanno poi proceduto a impregnarla con una soluzione di fluoruro, l'hanno fatta essiccare e portata ad alte temperature in un ambiente privo di ossigeno.
Ispirato dalla tradizionale attivazione delle fibre di cellulosa in fibre di carbone attivo (ACFs) con un percorso chimico semplice, i ricercatori hanno convertito la T-shirt in cotone tessile in carboni attivi (ACTs) per applicazioni di storage energetico. Dopo tale conversione, le caratteristiche tessili si sono ben conservate, quindi le ACTs ottenute sono altamente conduttive e flessibili, tali da permettere un ideale condensatore elettrico a doppio strato prestazionale (EDLC).
L'MnO2/ACT ottenuto è un composito ibrido, che integra pseudocapacitive MnO, mostrando una performance elettrochimica notevolmente migliorata. I ricercatori hanno poi utilizzato piccole parti del tessuto come un elettrodo, dimostrando che il nuovo materiale potrebbe essere utilizzato come un normale condensatore, capace di immagazzinare e rilasciare energia elettrica. Il lavoro è stato supportato dal laboratorio Army Research degli Stati Uniti e dalla National Science Foundation.
Via: Adnkronos
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