Anonymous lancia #OpPedoChat, pubblicati nomi e indirizzi dei pedofili


Il collettivo hacker Anonymous ha annunciato l'inizio di una nuova campagna che vede come bersaglio i forum e i siti che pubblicano e condividono immagini di minori. In un video su YouTube pubblicato l'8 luglio, un programma voice-to-speech legge una dichiarazione sostenendo che Anonymous "ha lo scopo di diminuire se non di eliminare questa piaga da Internet". Il nome in codice di questa nuova operazione è #OpPedoChat. "Recentemente è venuta alla nostra attenzione un'ondata di siti web dedicati ai pedofili per la chat e la condivisione di foto. Questi pedofili sostengono apertamente concetti come 'man-boy love'", spiega Anonymous nel video.

"Affermano che ragazzi di 8 anni predano la loro attenzione. Non solo. Esistono schede di bambine per operare impunemente con la pornografia infantile, spesso scambiando persino immagini casuali di bambini innocenti (in spiaggia, su un parco giochi, nelle loro case). Anonymous ha lo scopo di diminuire se non di eliminare questa piaga da Internet. Per il bene dei nostri seguaci, per il bene dell'umanità, e per la nostra soddisfazione personale si potranno espellere da Internet e sistematicamente distruggere tutti questi consigli che continuano a operare".


"Anonymous riconosce questo come un impegno serio e non si aspetta che venga completato in un breve periodo di tempo. Fazioni di Anonymous provenienti da tutto il mondo stanno partecipando a sub-operazioni. Informazioni sui pedofili vengono raccolte e rilasciate", concludono gli hacker. Le informazioni sono già state pubblicate dal gruppo che, secondo loro, collega gli indirizzi IP degli utenti del forum con i loro indirizzi e-mail. È possibile visualizzare i file di testo su Pastebin qui, qui, qui e qui.

Sebbene qualcuno mette in discussione l'autenticità dell'appello o, quanto meno, ipotizza si tratti dell'iniziativa di una sottosezione del gruppo di hacktivisti, l'obiettivo pedofilia non è nuovo nella storia di Anonymous. Nell'ottobre 2011 gli hacker annunciarono, nell'ambito di una campagna battezzata DarkNet, l'oscuramento di 40 siti pedo-pornografici e la pubblicazione dei nomi di 1.500 soggetti coinvolti nel traffico o il consumo di materiale per pedofili. Come spiega Arstechnica, Operazione PedChat sembra avere essere ancora più ampia e di maggiore durata rispetto alla missione di OpDarkNet.

Una delle più vaste operazioni internazionali contro la pedofilia, nota come Operation Ore, condotta dalla polizia britannica, portò all'arresto di 3.744 persone le cui carte di credito erano stata usate per accedere a un sito pedo-pornografico. Naturalmente, molti di quei documenti erano stati clonati o rubati tramite Internet. A causa di ciò,  nel mezzo vi finirono personaggi famosi quali Robert del Naja, del gruppo rock Massive Attack, o il bassista dei The Who, Pete Townshend, vittime di furto d'identità. Nulla è stato fatto prima per verificare se quelle carte fossero state rubate.


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