Lo shopping 'mobile' aumenta mentre le vendite attraverso i social media diminuiscono, fornendo ai rivenditori statunitensi un'indicazione importante sulla aree in cui investire per catturare l’attenzione e fidelizzare i consumatori digitali. Questo in sintesi è quanto emerge dall’IBM Retail Online Index, un'analisi basata su cloud del settore delle vendite online, che indica che le aziende del Retail hanno registrato una crescita del 15 per cento delle vendite da dispositivi mobili a fronte di un calo del 20 per cento delle vendite indotte dai social media.
Secondo un altro risultato chiave, chi ha fatto acquisti online ha comprato più articoli e ha speso di più per ogni transazione online, a conferma di un evidente miglioramento dell'efficienza del commercio online. Il presente rapporto è concomitante alle notizie rilasciate in questi giorni dall'US Department of Commerce's Census Bureau sulle previsioni relative alle vendite al dettaglio e ai servizi alimentari negli Stati Uniti. Dai dati si evince che, nel mese di giugno, le vendite al dettaglio hanno subito una diminuzione dello 0,5 per cento rispetto al mese di maggio, il terzo mese consecutivo di diminuzione delle vendite dal mese precedente.
In questo scenario è emersa una nota positiva: le vendite del mese di giugno 2012 sono state superiori del 3,8 per cento rispetto a quelle del mese di giugno 2011. Il Retail Online Index di IBM ha individuato diversi trend importanti per i direttori marketing (CMO), i responsabili dell'e-commerce e i professionisti del servizio clienti. Nel corso del secondo trimestre, i consumatori hanno continuato ad utilizzare i dispositivi mobili come strumento per lo shopping, e il mobile commerce ha rappresentato il 15,1 per cento di tutti gli acquisti online, con un aumento di oltre il 14 per cento.
Nonostante questo slancio, i rivenditori hanno ancora difficoltà ad avere un concreto successo con i loro sforzi nei social media, come evidenziato da un calo di oltre il 20 del social shopping. Secondo una recente indagine di IBM, State of Marketing 2012, una ragione dell’insuccesso del social commerce potrebbe essere la mancata collaborazione tra CMO e CIO, un fattore critico dal momento che il marketing e il commercio online sono sempre più basati sulla tecnologia. L'assenza di questa collaborazione ostacola l'adozione di tecnologie integrate, in grado di alimentare iniziative efficaci nei social media.
Un secondo fattore è l’incapacità del marketing di creare un chiaro consenso su come utilizzare i canali sociali. Di conseguenza, il Retail Online Index ha osservato un calo delle opinioni positive riguardo ai social media che, secondo l'indice, sono passate dal 25,1 percento nel 1° trimestre al 18,6 percento nel secondo. I principali fattori di questo cambiamento sono stati la mancanza di offerte proposte dai rivenditori attraverso questi canali, prevalenti invece nel primo trimestre. Nel secondo trimestre, anche se il traffico e le vendite online sono scesi rispettivamente del 6,7 e del 2,3 per cento rispetto al trimestre precedente, vi sono stati segnali di ottimismo.
Via: IBM
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