"Ecco la navetta spaziale che ci porterà su Marte". Così il senatore della Florida, Bill Nelson ha salutato il debutto al Kennedy Space Center della Nasa, a Cape Canaveral, del primo esemplare della capsula Orion, che sostituirà gli Space Shuttle. "Ora è tempo di impiegare il nostro sapere - ha sottolineato Nelson - di mettere in campo le nostre conoscenze e la competenza tecnica del Kennedy space center per lavorare sull'Orion, la navetta che ci porterà dove non siamo ancora stati. Signore e signori... La sfida continua".
La Orion è una capsula simile a quelle usate nelle missioni Apollo sulla Luna ed è progettata per trasportare nello spazio un equipaggio di 4 astronauti. Il prototipo di queste immagini verrà completato con l'aggiunta degli strumenti avionici e dello scudo termico per poter affrontare il suo primo lancio di test, senza equipaggio, nel 2014. Il 9 dicembre 2004 la Nasa emanò un documento preliminare sull'attività a favore di Orion e, successivamente, il 21 gennaio 2005 una richiesta di proposte, che si concretizzò il primo marzo 2005 con l'invito formale ai potenziali offerenti a dare una risposta entro il 2 maggio 2005.
A settembre 2005 vennero pubblicati i risultati dell'Exploration Systems Architecture Study, un documento che stabiliva le linee guida della successiva generazione di navette per portare l'uomo sulla Luna, su Marte e verso altre destinazioni. "Siamo andati sulla Luna e abbiamo costruito la Stazione spaziale internazionale - ha spiegato Dan Dumbacher, manager della Nasa - quello che vedete alle mie spalle è il veicolo che invece ci permetterà di lasciare l'orbita bassa terrestre". Chi considerava il programma spaziale americano al tramonto dopo che gli Shuttle hanno lasciato campo libero alle Soyuz russe e l'entrata in scena di potenze come Cina e Giappone, dovrà dunque ricredersi.
Mai come in questo periodo, infatti, gli Stati Uniti hanno guardato alle missioni spaziali con spirito maggiore. Il recente primo volo della navetta privata Dragon, i passi avanti della Virgin Galactic che prepara i suoi voli turistici spaziali e ora la Orion sono il segnale che la corsa allo Spazio non è affatto finita. La Virgin Galactic è una compagnia creata dal magnate Richard Branson (proprietario della Virgin), per realizzare un'offerta di voli spaziali suborbitali per il mercato commerciale. Questo mercato è attualmente coperto solo dall'Agenzia spaziale russa, che offre i voli a prezzi di circa 20 milioni di dollari per sei giorni di volo.
Via: TM News
Foto: Nasa
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