Kaspersky Lab allerta gli utenti circa due programmi ransomware altamente pericolosi che potrebbero crittografare i file contenuti nei PC. In questo modo gli utenti si ritrovano con file illeggibili, decriptabili solo accettando di pagare un riscatto (fino a 1000 $). Uno dei programmi maligni è una nuova variante del famigerato Trojan GpCode. Esso si rivolge a file con una vasta gamma di estensioni, tra cui doc, docx, txt, pdf, xls, jpg, mp3, zip, avi, mdb, rar, e PSD, e crittografa senza l'autorizzazione dell'utente.
Il Trojan-Ransom.Win32.GpCode.ax si diffonde attraverso i siti infetti, sfrutta le vulnerabilità in Adobe Reader, Java, Quicktime Player o Adobe Flash. A differenza delle versioni precedenti di GpCode che risalgono al 2004, questo Trojan non elimina i file dopo la crittografia, ma invece sovrascrive i dati nel file rendendo impossibile l'uso di software di recupero per ripristinare i dati. Il programma utilizza i potenti cripto-algoritmi RSA-1024 e AES-256.
Il secondo programma ransomware, rilevato da Kaspersky Lab, è un Trojan che infetta il Master Boot Record (MBR) di un computer compromesso. Due firme sono state aggiunte ai database antivirus della società di sicurezza: il Trojan-Ransom.Win32.Seftad.a e il Trojan-Ransom.Boot.Seftad.a In realtà i dati sugli hard disk non sono stati crittografati e possono essere recuperati collegando il disco rigido ad un altro PC oppure utilizzando un Live CD per accedere a file e cartelle memorizzati su di esso.
La soluzione, come suggerisce Kaspersky Lab, è evitare assolutamente di visitare il sito Web e per ripristinare l’MBR originale, basta digitare la parola chiave “aaaaaaciip”. Kaspersky fa sapere anche di avere individuato una nuova versione di Seftad.a, per la quale è necessario utilizzare la password “aaaaadabia”. Entrambe le parole chiave digitate senza le virgolette. Se la password non funziona Kaspersky suggerisce di utilizzare il tool Kaspersky Rescue Disk 10.

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