Visa sospende i conti a Wikileaks e migliaia di hacker difendono Assange


Nuovo attacco informatico dei sostenitori di Wikileaks e el suo fondatore Assange. Operation PayBack ha "ordinato" di attaccare il sito Visa.com, invitando gli utenti a utilizzare l'apposito programma messo online ieri. Alcuni degli hacker, che fanno a gara in questi giorni a lanciare manifesti di sostegno e annunciare attacchi contro i siti di Stati, banche e società che hanno boicottato il network dedicato alla fuga di notizie, si definiscono «cavalieri Jedi» e considerano Julian il loro «Maestro Yoda».

Ma i più incattiviti hanno cominciato ad attaccare le pagine Web e a distribuire attacchi DdoS (denial of service). "Fuoco, fuoco, fuoco", recita un annuncio su Twitter del gruppo. Gli hacker di 'Anonymous' autori del cyberattacco contro societa' che hanno tagliato i ponti con Wikileaks - Mastercard, Paypal e Visa - hanno dichiarato di essere 'in migliaia'' impegnati nella vendetta denominata 'Operazione Payback' (Resa dei conti), la cui pagina è stata bannata da Facebook. Lo hanno rivelato in una conversazione online e hanno assicurato che ''chiunque sia contro Wikileaks e' nel mirino''. 

Twitter ha annunciato di aver sospeso il loro 'conto'. L’islandese DataCell, che permette a Wikileaks di ricevere donazioni, ha denunciato la Visa per aver sospeso i suoi versamenti al sito. Tra coloro che tifano per il fondatore di Wikileaks c’è gente che ha maneggiato quei segreti per decenni e ritiene che rivelarli sia più utile che tenerli in un cassetto: un gruppo di ex agenti della Cia e dell’Fbi ed ex ufficiali del Pentagono, tra cui quel Daniel Ellsberg, che nel 1971 fornì a New York Times e Washington Post i Pentagon Papers. «Ogni attacco fatto a Wikileaks e a Julian Assange è un attacco a me e alla decisione di rendere noti i Pentagon Papers» ha dichiarato.

Fonti: ANSA | La Stampa

Nessun commento:

Posta un commento