Gli ultimi casi noti riguardano Alessia Marcuzzi e Belen. Senza dimenticare il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera al quale, dopo il varo della manovra finanziaria, e' stato attribuito un tweet che si e' rivelato un falso.
I furti d'identita' fanno impazzire il gossip in Rete ma non di rado causano danni all'immagine di personaggi della politica o dello spettacolo, molti dei quali si affrettano a precisare di non essere neanche presenti su popolari social network. I casi sono i piu' vari: si va dai mitomani che si spacciano per una famosa star a chi scrive messaggi per conto di volti noti. A essere ingannati sono anche i 'followers', cioe' le persone che seguono i propri 'miti' a colpi di tweet.
Come spiega all'Adnkronos Sabrina Castelluzzo, responsabile sezione crimini informatici del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, ''tra i reati che vengono consumati nella Rete Internet, il furto di identita' e' sicuramente quello piu' frequente, perche' spesso utilizzato come 'reato mezzo' per consumare ben piu' gravi reati contro il patrimonio, come l'utilizzo indebito di carte di credito o di conti correnti bancari, tramite credenziali carpite con la tecnica del phishing, o le truffe. Ma anche per diffamare terzi o compiere attivita' di stalking''.
In altri casi, invece, il 'pirata' si sostituisce a una determinata persona ''per ottenere possibilita' e agevolazioni. Per quanto riguarda i social network, il furto di identita' viene praticato soprattutto per fare stalking e diffamare''. I numeri del fenomeno, del resto, parlano chiaro: ''Sul furto di identita' digitale abbiamo ricevuto solo quest'anno 2.900 denunce in tutta Italia - spiega Castelluzzo - e 1.400 sono state raccolte da altri uffici di polizia. Le indagini condotte hanno consentito di denunciare per il solo furto di identita' ben 198 persone, mentre almeno 2.600 sono stati i controlli effettuati nella Rete''.
Nessun commento:
Posta un commento