Il CEO Gary Kovacs di Mozilla ha appena introdotto al TED un plug-in che interesserà chi si preoccupa della sua privacy. Con la frase "non può essere un'opzione", l'amministratore delegato Gary Kovacs ha deciso che il browser per navigare su internet debba essere dotato di uno strumento in più per verificare quali nostri dati vengano diffusi nel mare del web. L'estensione presentata per l'occasione si chiama Collusion e non farà altro che farci vedere, con un grafico, come navighiamo e quali tracce lasciamo, ma soprattutto quali siti utilizzano quella 'tecnica' per cui viene monitorata non solo la permanenza, ma anche la successiva scelta di navigazione.
Un dato vitale per gli inserzionisti, perché permette di tracciare un profilo perfetto dell'utente. Ogni volta che Collusion rileva i dati inviati ad un tracker comportamentale, si crea un puntino rosso (gli inserzionisti), grigio (siti web) o blu sulla visualizzazione e mostra i collegamenti tra i siti visitati e gli inseguitori con cui lavorano. Mozilla ha creato una demo online per mostrare quanto velocemente i dati finiscano nelle mani di decine di aziende diverse come ci si sposta da famosi siti come IMDB, The New York Times e The Huffington Post.
Citando alcuni esempi personali, Kovacs ha detto che per il momento sua figlia aveva visitato quattro siti a colazione, è stata monitorata da 25 luoghi diversi. E nel corso di una giornata, dice, si è trovata monitorata da 150. Secondo quanto evidenziato durante la presentazione, il mercato di quelle aziende che fanno del monitoraggio dei dati il loro business genera ricavi da oltre 39 miliardi di dollari. E, a quanto pare, il trend è in crescita. Senza dimenticare, ha sottolineato Kovacs, "che la memoria di internet è per sempre. Siamo monitorati. E' giunto il momento - ha concluso - di mettersi a osservare gli osservatori".
Mentre la visualizzazione fa un lavoro efficace per mostrare quanto velocemente i dati finiscano in posti lontani e in largo, senza la nostra conoscenza e le interconnessioni tra i vari servizi, Collusion offre anche la possibilità di disattivare tale monitoraggio. Può sembrare che Mozilla stia facendo una crociata contro l'attuale tendenza di personalizzazione, ma Kovacs ha sottolineato che Collsuion avvisa gli utenti sul monitoraggio che sta accadendo senza il loro consenso. Non si tratta di creare un atteggiamento allarmista verso i servizi che offrono opt-in alle persone ma quello di fornire raccomandazioni basate sulla nostra storia di shopping, per esempio.
Fonte: Mashable
Via: Adnkronos
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