Farmaco killer: eBay annuncia blocco vendite del sorbitolo nel mondo


Il più grande sito di compravendite on line, dopo il caso della donna morta a Barletta per aver assunto del sorbitolo acquistato proprio su eBay, ha bloccato le vendite del farmaco in tutto il mondo. Lo ha annunciato con un comunicato: "eBay è profondamente addolorata da quanto accaduto a Barletta sabato 24 marzo - si legge - Ci sentiamo vicini alla famiglia della vittima. Le indagini sono in corso e quindi non possiamo commentare sul caso. 

L’azienda sta cooperando con le autorità locali e internazionali ed è impegnata a fornire tutto il supporto necessario affinché sia fatta chiarezza sulla vicenda". "Il sorbitolo è un sostituto dello zucchero molto diffuso e una sostanza legalmente vendibile, sia online che attraverso canali di vendita tradizionali si legge ancora - Detto questo, come precauzione, eBay ha immediatamente cancellato tutte le vendite di sorbitolo, che resteranno interdette fino a ulteriori chiarimenti".

Intanto si è tenuta stamane la riunione operativa alla Procura di Trani tra gli investigatori che stanno accertando le cause della morte della donna di 29 anni. Gli inquirenti stanno cercando di capire se il sorbitolo somministrato fosse stato adulterato o se avesse subito qualche contaminazione. I controlli si stanno svolgendo in tutta Europa perché il sorbitolo sotto accusa è stato venduto via internet in altri Paesi della comunità europea. 

Il caso della donna morta dopo aver assunto un farmaco acquistato online dimostra che sui medicinali comperati illegalmente su Internet occorre "un giro di vite. Non basta procedere a sequestri delle sostanze contraffatte. Gli acquisti via web di prodotti che richiederebbero ricetta medica, infatti, stanno registrando un boom nelle vendite". Per questo il Codacons chiede, in una nota, di oscurare i siti Internet che consentono queste vendite illegali con la stessa procedura seguita per i siti pedopornografici.

Quanto accaduto "richiede un potenziamento della vigilanza e del controllo", ha affermato il ministro della Salute, Renato Balduzzi. La vicenda allarma ancora di più "perché risulta - ha ricordato il ministro - che anche l'ambulatorio dove il farmaco è stato assunto, non fosse autorizzato". 

Dalle notizie finora disponibili, dunque, tutto si è svolto in "un circuito parallelo al sistema sanitario nazionale, che quindi in qualche misura richiede un potenziamento della vigilanza e del controllo". Infatti "è chiaro che tutto quanto fuoriesce dal circuito normale della dispensazione del farmaco va attentamente monitorato". In merito alla vicenda pugliese, Balduzzi confida che "sia la Regione sia le autorità inquirenti possano fare luce su questo episodio". In generale, il consiglio ai cittadini che assumono medicinali e' di "fare molta attenzione", specie alle insidie del web.

Via: Adnkronos

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