Apple rilascia la versione 5.1.4 di Safari, corrette numerose vulnerabilità


Apple ha rilasciato Safari 5.1.4, l'ultima versione del popolare browser, portando non solo il miglioramento della funzione di servizio, ma anche alcuni aggiornamenti che si rivolgono a buchi di sicurezza che potrebbero consentire ad un hacker di causare gravi danni. Tra i bug corretti figura uno relativo alla gestione degli elementi in Flash e la gestione delle schede. Inoltre una serie di problematiche relative alla gestione di PDF.

Uno dei più importanti problemi è stato identificato da Matt Cooley di Symantec, che ha notato che l'International Domain Name (IDN), supportato in Safari potrebbe essere utilizzato per creare URL che contengono caratteri look-alike. Questi possono essere utilizzati in un sito web malintenzionato per indirizzare l'utente verso un sito fasullo che appare visivamente come un dominio legittimo. Questo problema viene risolto attraverso un migliore controllo di validità del nome di dominio (CVE-2012-0584). Questo problema non interessa i sistemi OS X.

Un problema che pone una seria minaccia per la privacy dei clienti è il fatto che la cronologia di navigazione viene registrata, anche se la funzione Private Browsing è attiva. La navigazione privata di Safari è progettata per impedire la registrazione di una sessione di navigazione. Le pagine visitate di un sito che risulti stia utilizzando metodi Javascript pushState o replaceState sono state registrate nella cronologia del browser, anche quando la modalità di navigazione privata è attiva. 

Questo problema viene risolto, non registrando tali visite, quando la navigazione privata è attiva (CVE-2012-0585). Per quanto riguarda le interessanti vulnerabilità scoperte nel WebKit, si apre un nome familiare. Tre dei cinque cross-site scripting che esistono nel WebKit (CVE-2011-3881, CVE-2012-0586, CVE-2012-0587) sono stati accreditati infatti a Sergey Glazunov, l'esperto di sicurezza russo che ha stupito tutti trovando una falla in Google Chrome all'inizio del concorso Pwn2Own.

A Glazunov è stato accreditato anche un cross-site scripting nella componente WebKit, che avrebbe potuto consentire ai cookies di essere divulgati attraverso origini (CVE-2011-3887). Un buco di sicurezza simile è stato trovato da Adam Barth del Team Google Chrome Security. Ha dimostrato che, visitando un sito dannoso e trascinando con il mouse i contenuti, un attacco cross-site scripting (XSS), potrebbe essere lanciato (CVE-2012-0594). 

Altri aspetti che hanno colpito la privacy degli utenti includono un problema nell'applicazione della politica cookie e uno nel processo di autenticazione HTTP. Infine, sono stati risolti un gran numero di vulnerabilità di corruzione della memoria che potrebbero consentire l'esecuzione di codice arbitrario. Tra coloro che hanno scoperto i difetti troviamo Arthur Gerkis, miaubiz , Abhishek Arya, Cris Neckar, e Aki Helin di OUSPG. L'elenco completo delle correzioni è disponibile qui. Safari 5.1.4 per Windows e Mac è disponibile per il download qui.

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