Sono state le due eruzioni solari verificatesi negli ultimi giorni a generare la tempesta solare più intensa degli ultimi cinque anni che ha colpito la Terra. L’imponente regione attiva AR1429 ha scatenato un flare solare importante di classe X5. Lo ha reso noto l'Agenzia statunitense per gli Oceani e l'Atmosfera (Noaa). Al momento, il campo magnetico terrestre sembra aver assorbito efficacemente l'impatto della tempesta, complice anche un orientamento favorevole. Tuttavia secondo il Noaa le previsioni di un ulteriore evento di forza 3 (su una scala di 5) rimangono "giustificate".
Il Solar Dynamics Observatory (Sdo) della NASA ha registrato il flash nell’estremo ultravioletto. La sua eruzione ha lanciato una luminosa espulsione di massa coronale nello spazio, ripresa dal Solar and Heliospheric Observatory (Soho). La tempesta, un'enorme nube di particelle cariche espulse dal sole alla velocità di circa 7,2 mln di km all'ora, è stata innescata da un paio di eruzioni solari. Si tratta probabilmente dell'evento più forte degli ultimi cinque, più intenso della tempesta avvenuta alla fine di gennaio, ha spiegato Joseph Kunches, uno specialista in metereologia spaziale del Noaa.
La tempesta, che durerà fino a venerdi, potrebbe influenzare le comunicazioni radio e i sistemi di navigazione satellitari, tanto da costringere le compagnie aeree a variare le proprie rotte allontanandosi dalle calotte polari. Queste tempeste potrebbero provocare alcune aurore boreali; e nell'emisfero settentrionale, l'aurora boreale potrebbe essere visibile a latitudine medie. Possibili problemi potrebbero verificarsi anche per gli astronauti della stazione spaziale internazionale "Alpha", che potrebbero dover rifugiarsi nelle zone dell'Iss, international space station, maggiormente schermate contro le radiazioni.
Aurore boreali dovrebbero essere visibili questa sera su tutta l'Asia centrale. I sistema Gps utilizzati per funzioni meno sofisticate, per esempio quelli di navigazione utilizzate in molte automobili, non dovrebbero essere interessati, secondo l'esperto del Noaa, Doug Biesiecker. A parte qualche danno alle nostre tecnologie, non ci dovrebbero essere conseguenze dirette sull'uomo. Tempeste di questa entità sono state piuttosto rare nella storia recente. Da notare però che il sole è in una fase ascendente del suo ciclo di attività, di 11 anni, il cui picco è previsto per il prossimo anno.
Fonte: The Watchers
Via: TMNews
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