Il sito internet del Vaticano è stato reso inaccessibile dalle 16 di questo pomeriggio. A rivendicare l'attacco DDos, Anonymous Italia che ha colpito i server del portale Web della Santa Sede, www.vatican.va. "Oggi Anonymous ha deciso di porre sotto assedio il vostro sito in risposta alle dottrine, alle liturgie ed ai precetti assurdi ed anacronistici che la vostra organizzazione propaga e diffonde nel mondo", si legge in un post sul blog degli hacker.
"Avete bruciato testi di immenso pregio storico e letterario, - proseguono i pirati di Anonymous nel comunicato - avete barbaramente giustiziato i vostri più accaniti detrattori e critici nel corso dei secoli, avete negato teorie universalmente ritenute valide o plausibili; avete indotto sprovveduti a pagare per ottenere l'accesso al paradiso con la vendita di indulgenze. Vi siete resi responsabili della riduzione in schiavitù di intere popolazioni, usando come pretesto la vostra missione di evangelizzazione e la diffusione della fede cristiana nel mondo".
Non mancano riferimenti ai casi di pedofilia nel clero e accuse contro le posizione del Vaticano sull'aborto e sull'uso del preservativo, definite "retrograde". C'è poi un riferimento all"Italia, che "deve tollerare - si legge ancora su Anonymous - quotidianamente le vostre ingerenze nella vita pubblica politica e sociale e tutti i danni che ciò comporta. Avete immobili ed attività commerciali per il valore di miliardi di euro, sui quali avete fortissime agevolazioni fiscali".
"Ci auguriamo vivamente che i Patti Lateranensi vengano infine in un futuro prossimo rivisti e che veniate relegati a ciò che siete...una reliquia dei tempi che furono. Questo attacco - concludono gli hacker - non è inteso verso la religione cristiana o contro i fedeli in tutto il mondo, bensì verso la corrotta Chiesa Romana Apostolica e tutte le sue emanazioni". La notizia è stata diffusa anche via Twitter: vatican.va TANGO DOWN! e ulteriori dettagli pubblicati su Pastebin. Per il Vaticano si tratterebbe però di semplici problemi tecnici.
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